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Dentro le mie Dolomiti

  • Immagine del redattoreStefano Germano

Col di Luna – Agordino

Aggiornamento: 21 feb

Anello autunnale ai piedi dell’Agnèr. Il Col di Luna e il Rifugio Scarpa Gurekian

 

Mia prima uscita ufficiale della nuova stagione. L’Autunno si risveglia nell’Agordino alla scoperta di un perfetto anello naturale, che unisce a se la croce di vetta del Col di Luna 1747m e il Rifugio Scarpa Gurekian 1735 ai piedi del versante a Sud dell’Agner, e di tutti quei “sassi” che danno vita a splendidi panorami verso Malga Losch 1730m.

Tutto ha inizio dalla bella località di Frassenè. Comunità Agordina che si pone a poco più di 1000m di altitudine, lungo la strada che dal centro di Agordo sale verso il Passo Cereda. Un tranquillo e pacifico centro che d’Estate come d’Inverno diventa un luogo di particolare e piacevole interesse turistico. Quelle tipiche località che io preferisco, piccole e immerse nella loro quiete quotidiana.

 

Val Domadore

Una delle due vallate che dal centro di Frassenè risale verso l’intero massiccio roccioso che compone le varie vette che vedono l’Agnèr come il riferimento principale di questa lunga spinale. La Val Donadore segue la linea di sentiero 772. Prende questo nome da una serie di baite che a circa metà valle formano un piccolo raggruppamento urbano ben composto e ordinato.

Da tenere come punto di riferimento la piccola chiesa che si trova lungo la strada che sale verso il Passo Cereda. Un piccolo parcheggio in prossimità della Chiesetta e la tabella indicativa del sentiero per il Rifugio Scarpa e Malga Luna che si trova al lato opposto della strada stessa.

Inizialmente si segue un unica via che combacia con le due diverse destinazioni. Si cammina da prima lungo le strade della parte alta di Frassenè per giungere poi ad un bivio che divide le due destinazioni. Sulla sinistra su sentiero 772 per Malga Luna e sulla destra su sentiero 771 per il Rifugio Scarpa.

Su strada pubblica non mancano le indicazioni per le due diverse destinazioni

L’alba autunnale che si riflette lungo le tipiche case di montagna…

Si prosegue sulla sinistra. Sentiero 772 per Malga Luna

La Val Domadore si compone di fitti boschi che formano una serie di spalle montuose che si innalzano in alta quota. La prima parte di questi sentiero si snoda su di una vecchia strada asfaltata ormai in disuso. Alcuni tratti interrotti dal cedimento strutturale ma transitabili senza particolari problemi.

Si arriva così in prossimità di un piccolo capitello dedicato a San Gabriele. Un punto molto particolare che già rende fascino a questi primi e forti colori autunnali. La complicità del forte sole di primo mattino arricchisce maggiormente questa naturale colorazione.

Strada dissestata ma ben agevole

Il Capitello dedicato a San Gabriele

Cadono le foglie lungo il sentiero in valle. In lontananza primi punti di vista verso la Croda Granda

Prime baite di una piccola serie che troveremo lungo la valle. Si arriva così attraverso questa sentiero che lascia definitivamente l’asfalto per iniziare il tratto sterrato. La mattina è una di quelle che scandiscono a perfezione questa nuova stagione. Temperature miti e quel sole che pian piano inizia a scaldare per bene la mia giornata. Si arriva quindi alle baite di Domadore a 1220m di quota.

In questo punto, appena attraversato il ponte principale, ci si trova di fronte a due diverse indicazioni. Sulla sinistra un sentiero secondario che sale direttamente in vetta al Col di Luna, mentre sulla destra il 772 che prosegue mantenendo sempre come riferimento Malga Luna. Per info la corretta via da seguire rimane sempre per Malga Luna.

Da questo punto inizia il tratto più impegnativo, quello che va a coprire buona parte del dislivello di +550m che divide la Malga dal centro abitato di Frassenè. Una lunga e interessante serpentina che si snoda attraverso i boschi che guardano verso la Costa d’Agarèi. Vista la folta vegetazione si riesce a notare le varie sagome rocciose che stanno a monte solo in certi frangenti.

I colori dell’Autunno devono ancora prendere piede nella totalità di questi boschi. Hanno già preso vita alcune “isole” boschive dove si può notare abeti e faggi con foglie già rossastre e gialle. Questo crea un punto di vista naturale di grande effetto. Enormi fusti di alberi ancora rigogliosi del loro verde estivo in contrasto con queste prime macchie così forti.

E’ la mia prima in assoluto lungo questo sentiero. Ogni situazione che mi si presenta davanti è una continuità di sorprese. Una di queste sono le baite che si adagiano in tutta tranquillità e solitudine lungo la valle. Si confondono all’interno di questi boschi e di questi colori così forti. Tutte ben mantenute, con attorno il loro immancabile giardino ancora in fiore e l’erba rasata in maniera impeccabile. Bellissimi momenti di serenità.

Ultimi frangenti abitativi. Si prosegue nuovamente attraverso i Boschi con il sentiero che continua inesorabilmente il su dislivello. Alcune indicazioni che mantengono comunque il cammino lungo il 772 e tra i boschi le prime avvisaglie rocciose.

Essendo così a ridosso delle vette superiori fa ben capire che l’arrivo a Malga Luna è nell’immediato. Ancora qualche minuto di passo ben marcato ed ecco che finalmente la fitta boscaglia lascia spazio al cielo aperto. Una piccola piana erbosa, quella di Malga Luna.

 

Malga Luna 1595m

Malga Luna è una piccola baita ormai i disuso. Viene utilizzata durante l’Estate solo per motivi legati all’alpeggio di Malga Losch, che vede in questo frangente geografico parte integrante di questi pascoli. Adagiata su di un promontorio che permette una bella visuale che guarda verso il versante ad Est. Bellissimo punto di osservazione verso il Rifugio Scarpa Gurekian.

In lontananza sulla destra il Rifugio Scarpa Gurekian

La Croda Granda alle spalle di Malga Luna

Perfetto punto di sosta di metà mattina. L’occasione speciale per soffermarsi per un pò di tempo ed ammirare questo panorama. Da questa sua quota è possibile quindi guardare per intero il versante più a monte della Val Domadore, e scrutare così all’interno dei suoi boschi le prime e colorate immagini dei primi fusti d’albero già in stagione.

Zaino nuovamente in spalla per la seconda parte di sentiero che guarda verso la croce di vetta del Col di Luna. Proseguendo su quella piccola marcatura di sentiero si rientra nuovamente all’interno dei boschi. Pochi minuti di una leggera salita ed eccomi ai piedi di una nuova segnaletica per un nuovo cambio di direzione.

Termina così la lunga salita lungo la Val Domadore. Si lascia definitivamente il sentiero 772 e da questa nuova tabella indicativa si segue il 773 che vede nel Passo di Luna e nella vetta del colle omonimo la nuova direzione da seguire. Vivo momenti di grande emozione in una costante continuità. Tutto nuovo per me, grande motivazione.

Al termine del sentiero 772 nuova indicazione. Si segue sulla sx su sentiero 773

Ora mi sento più coinvolto, maggiormente abbracciato dall’imponente mole che compone questa lunga spinale rocciosa, che dalla Croda Granda a 2849m termina arriva al suo versante opposto dell’Agnèr a 2872m. Mi piace questo passaggio, per buona parte a cielo aperto che mi permette di avere più visibilità su tutto ciò che mi sta attorno.

Le vette che mi sovrastano formano così un muro naturale di bianca roccia che si confonde in modo impeccabile con i boschi e i prati. La vista di questo raggruppamento è molto particolare, per l’ennesima volta mi fa capire la grandezza e potenza emotiva di queste montagne.

Alcuni passaggi che salgono nuovamente di dislivello, prati che ormai a fatica riescono a mantenere quel verde lussureggiante e un bel pò di movimento di altri escursionisti che fa sempre bene incrociare con cui scambiare qualche impressione.

In una piccola forcella appare improvvisamente questa croce. Penso di essere già giunto al Passo di Luna, ma guardando attentamente la mia mappa vedo che si tratta di un frangente che comunque precede di poco il Passo stesso.

Ottima panoramica verso valle, il centro abitato di Frassenè offre così l’opportunità di ammirarlo in tutta la sua grandezza con punti di vista che si allungano verso l’intera vallata e le cime più lontane e visibili di questo angolo dell’Agordino.

Da questa piccola forcella e la sua croce, vista verso Frasenè e l’intera valle

Si amplia maggiormente la vista verso l’Agnèr

E’ questione di poco, il sentiero rimane facile ed orizzontale con dei bei passaggi lungo una spalla di erba esiccata dalla nuova stagione.

 

Passo di Luna 178m e Col di Luna 1747m

Arrivato così al Passo Col di Luna ho finalmente la possibilità di guardare per intero questa massiccia composizione rocciosa. Bianca e illuminata da un sole a dir poco meraviglioso. Mi sento omaggiato al meglio in questa mia prima uscita autunnale da una giornata mite. Il sole con quel suo leggero tepore e l’aria fresca che risale dalle valli. Un perfetto equilibrio naturale.

Passo Col di Luna 1718m con vista verso Croda Granda 2849m

Vista verso il versante opposto. Cima de la Beta 2723m, Sass de le Caure 2762m fino a scorrere in direzione dell’Agnèr 2872m

Importante crocevia escursionistico. Da questa sua posizione così panoramica oltre al Colle omonimo si può proseguire in direzione di Forcella Aurine, un valico in alta montagna che segna la linea di confine con il vicino Trentino Alto Adige, e Malga Cavallera situata a 1679m ai piedi del Sass d’Ortiga.

Due diverse destinazioni per due diverse varianti molto interessanti che si allungano attraverso vasti prati dall’Agordino fino al vicino Trentino. Infatti il panorama offerto dal Passo mette bene in evidenza quelli che sono i primi raggruppamenti montuosi della vicina regione.

In lontananza massicci rocciosi del Trentino Alto Adige

Ma il mio interesse in questa giornata è raggiungere la vetta del Col di Luna. Da Passo si segue sempre il segnavia 773 che si innalza leggermente tenendo come riferimento naturale questi vasti prati ormai già bruciati dalle prime gelate di stagione.

Una serie di facili sali/scendi oltrepassando una serie di dossi. La croce di vetta appare già nell’immediato e con essa una serie di punti panoramici che guardano direttamente ai versanti montuosi più a Sud dell’intero Agordino.

Momento molto piacevole. La nitida vista verso la vetta è quella sensazione di avere ormai a portata di mano uno degli obbiettivi di giornata. Si cammina lungo questa cresta con estrema facilità, tradito, sebbene in modo positivo, dalla vetta in lontananza che sembra ormai raggiunta.

Vivo questi ultimi passi con molta serenità, ed è ciò che voglio dalla montagna stessa. Un piccolo sforzo di pochi metri a ridosso della croce ed eccomi in vetta. Il Col di Luna a 1747m e un punto di vista che spazia a 360° di una meraviglia immensa.

Guardare il mondo da queste prospettive è sempre di grande impatto. Guardarsi attorno e ricercare in ogni centimetro quel riferimento, quel particolare che mi permetta di ammirare luoghi vicini e lontani. Distaccata di un centinaio di metri dalla croce si trova un piccolo mausoleo in pietra, punto terminale e massima espressione visiva del Col di Luna.

Il mausoleo in pietra

Vista verso l’Agnèr 2842m, lo Spiz de la Stia 2295m e il Dente Satanasso 2208m

Vista verso Frassenè

La Croda Granda

Panoramica verso il centro abitato di Gosaldo, in lontananza le Dolomiti Trentine

Cosa chieder di meglio per quel pranzo a sacco nel luogo perfetto. Credo di aver trovato l’Eden, uno dei luoghi perfetti per ogni contesto ed ogni situazione. Rimango in vetta al Col per più di 1h, il contesto e la giornata sono quel perfetto equilibrio dove alimentare pancia e mente.

Punti di vista infiniti, mi guardo attorno nel cercare di riconoscere gruppi e vette montuose che da questo angolo geografico si presentano con lineamenti diversi. Le vicine Pale di San Martino come i Monti del Sole nell’Agordino. Una mappa geografica naturale di grande spirito.

 

Rifugio Scarpa Gurekian e Malga Losch 1720m

Si fa dietrofront. Ritorno nuovamente sui miei passi, lascio la croce di vetta e scendo in direzione del Passo Col di Luna. Riprendo così quella parte di sentiero 773 che scende in direzione di Malga Luna, rimanendo sul sentiero più leggermente a monte della Malga in prossimità dei cartelli indicativi per Malga Losch e il Rifugio Scarpa Guerkian.

Rientro così nuovamente tra i boschi. Questa parte di sentiero si snoda lungo la base delle alte vette che formano questa parte di massiccio. Il Sass de le Caure 2762m, la Cima de la Beta 2723m solo per citarne alcune. Solo in alcuni tratti la fitta vegetazione da l’opportunità di ammirarle da questo loro punto di vista sicuramente particolare. Dai loro piedi.

Il terreno è ormai coperto per buona parte dal fogliame rilasciato dagli alberi. Una serie di punti in cui sono ancora presenti grandi tronchi d’albero divelti da qualche forza naturale, in alcuni casi tagliati di netto per mano dell’uomo per poter permettere il transito.

Qualche sporadico punto di vista verso il cielo, giusto il necessario per ritornare con lo sguardo verso le alte vette che dominano questa parte di sentiero. Dalla fitta vegetazione non si riesce a scrutare nessun riferimento, la visuale che si percepiva verso il Rifugio è tenuta ben nascosta.

E’ un passaggio un po a tradimento. Pensando al Rifugio visto da Malga Luna il suo avvicinamento l’avevo calcolato in un tempo abbastanza approssimativo. E’ così talmente lungo questo passaggio che in alcuni momenti vengo preso dalla possibilità di aver sbagliato sentiero.

Guardo attentamente la mia mappa, vedo ben evidenziato unicamente il sentiero 773 ma questa Natura e, ripeto, la folta vegetazione mi traggono d’inganno. Rimango fiducioso e proseguo per questa via che un pò alla volta lascia definitivamente il bosco.

Vista verso la Cima de la Beta 2723m

Vista verso il Sass de le Caure 2762m

E così è infatti. Iniziano nuovamente a presentarsi i prati lussureggianti che stanno alla base del Sass de le Caure 2762m, e finalmente la tabella segnaletica che mi aggiorna così a nuove destinazioni su nuovi sentieri da seguire. Malga Losch e il Rifugio Scarpa Gurekian raggiunti.

Nuovo crocevia per nuove destinazioni

Le due strutture si posizionano a 1720m per la Losch e 1735m per il Rifugio. Distanti poco più di un centinaio di metri vede la Malga su dei bellissimi prati che guardano vero l’Agnèr, che da qui si gode da una vista straordinaria.

Il Rifugio invece si posiziona sopra una collinetta che offre così l’occasione di diventare una terrazza panoramica verso l’a vallata Agordina di straordinario impatto. Due situazioni molto diverse per due prospettive che offrono la totalità del grande massiccio presente.

 

Malga Losch 1720m – Punti di Vista

 

Rifugio Scarpa Gurekian 1735m – Punti di Vista

Trovo a sorpresa il Rifugio ancora aperto. Ottima occasione per sedermi comodamente e sfruttare qualche loro servizio e specialità. Purtroppo visto il periodo non avevo calcolato la possibilità di trovarlo ancora aperto (sebbene si trattasse dell’ultimo weekend di stagione) e questo mi ha portato ad avere una scorta sufficiente di pranzo a sacco. Ma per il dolce ben venga il Rifugio.

Lascio il Rifugio e la Malga per portarmi leggermente più a valle. Scelgo un punto per una pausa appena oltrepassata la linea di risalita della seggiovia invernale. E’ una piccola baita posizionata su di un colle che segue il sentieri 771, via di ritorno verso Frassenè. Da qui la vista è stupenda.

Il momento del ritorno e la chiusura definitiva di questo splendido anello autunnale. Il 771 quindi, che scende lungo un’ampia strada sterrata alternando zone boschive a zone a cielo aperto. Le grandi vette rimangono ancora ben visibili per la prima parte di discesa per poi sparire dietro a quelle spalle e a quelle formazioni collinose che ospitano le due strutture visitate in precedenza.

Tutto si conclude in circa 1h attraverso i boschi finali che anticipano l’abitato di Frassenè. Alcuni spunti su particolari che non scappano inosservati, come questa pietra colorata posizionata all’interno di un bellissimo capitello cristiano e la sua frase sicuramente d’effetto.

 

Col di Luna – Note Tecniche

Bellissimo anello consigliabile sia in Primavera inoltrata che nell’Autunno più intenso. La parte più impegnativa è quella che si incontra all’inizio dell’itinerario. Complessivamente da Frassenè alla vetta del Col di Luna presenta un dislivello continuo di +800m. Prendere successivamente la via per Malga Losch e il Rifugio Scarpa Gurekian comporta invece una lunga discesa fino a giungere al bivio che divide in due le destinazioni per Malga Luna e il Rifugio. Da qui una comoda linea attraverso i boschi per la lunga discesa finale che rientra nuovamente a Frassenè.





 

Col di Luna – Il Video


Guarda i miei video all’interno del mio Canale YouTube

 

Location: Frassenè Agordino (BL)

Area Geografica: Agordino (BL)

Regione: Veneto

Accesso: Sentiero 772 lungo la Val Domadore per Malga Luna

Link: AgordinoDolomitiVisitVenetoVenetoMontagnaRifugio Scarpa GurekianInfoDolomiti

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