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Dentro le mie Dolomiti

  • Immagine del redattoreStefano Germano

Le Cinque Torri – Dolomiti d’Ampezzo

Aggiornamento: 21 feb

Pura esplosione di colori autunnali. La forza e l’energia di questa Natura.

 

La considero la prima vera uscita di stagione. Carica di questi colori che riempiono la Natura di uno dei aspetti più belli e significativi del suo stesso ciclo di vita. L’Autunno più bello, quello più desiderato nella sua forma migliore con le Cinque Torri al centro di questo quadro perfetto.

Arrivare al Rifugio Cinque Torri è un gioco da ragazzi seguendo la comoda stradina che sale direttamente dalla Statale che da Cortina porta al Passo Falzarego. Peccato però che come di mia abitudine le comodità offerte dalle quattro ruote non rientrino all’interno del mio #spiritolibero. Da qui l’intenzione di salire direttamente al Rifugio seguendo una serie di sentieri interni.

 

Al Cason del Claudio – 1981m

Lascio quindi l’auto all’interno di uno dei due ampi parcheggi presenti in prossimità della stradina interna che dalla Statale già menzionata sale al Rifugio Cinque Torri. Dopo appena qualche centinaio di metri sulla destra un ripido e boschivo sentiero, il 439, lascia definitivamente questa stretta linea d’asfalto per risalire questo versante naturale.

Il bosco di Saresin per intenderci. Abbastanza ripido e congeniale per scaldarsi per bene visto l’orario così mattutino da far sentire quel primo freddo di stagione sulle ossa. In un’unica occasione mi ritrovo nuovamente ad attraversare quella stretta linea d’asfalto per rientrare nuovamente lungo i boschi. Ampi punti di vista verso la Croda da Lago per dare inizio ai perfetti colori d’Autunno.

Panoramica verso la Valle del Boite e Cortina d’Ampezzo

Straordinario effetto visivo…

In lontananza la Croda da Lago

Uno spettacolo meraviglioso, punti di vista verso la Valle del Boite e l’abitato di Cortina d’Ampezzo in una perfetta cornice boschiva con i colori più forti e sgargianti di questa stagione. Il sole che per l’ennesima volta mi regala sensazioni di piacevole benessere, con quel cielo azzurro che sembra dettato da quei stessi sgargianti colori di questa infinita Natura.

Il sentiero inizia a salire in maniera più dolce. Passaggi di grande rilievo tra questi boschi così ardenti e meravigliosi. Una serie di piccole serpentine di poco impegno ed eccomi congiungermi con il sentiero piatto e roccioso che risale direttamente dal versante che guarda verso la Croda da Lago, dal Ponte di Rucurto.

Scorcio della Tofana di Rozes (sx) dal sentiero 439

Basta deviare sulla sinistra per un centinaio di metri per arrivare in una bellissima baita privata che guarda verso un bellissimo panorama. E’ il Cason de Claudio, che rivolge il suo sguardo verso Forcella Giau e la Ponta Lastoi de Formin. Panorama unico, come questa mattinata.

Il piatto sentiero roccioso che dal Ponte di Rucurto sale in direzione delle Cinque Torri. Seguendo questo sentiero in senso opposto per un centinaio di metri si arriva al Cason de Claudio.

Il Cason de Claudio 1981m

Leggera deviazione che merita un pò del mio tempo. Guardarmi attorno e scoprire punti di vista che partono dal Nuvolau al Cernera, per giungere così in Forcella Giau e la già menzionata Ponta Lastoi de Formin. Oltre queste vette si apre un nuovo territorio sempre bello da scoprire: il Mondeval d’Autunno.

 

Il Cason de Claudio – Punti di Vista

La sosta giusta al momento giusto. Un po di tempo dedicato a questo angolo all’interno di questa baita. Il Cason del Claudio è una struttura privata e per tale motivo vige sempre quella regola importante che guarda al rispetto di ciò che ci ospita. Nulla va lasciato in loco, per fare in modo che la proprietà conceda la libertà di ammirare questo panorama da questa posizione.

Riparto così soddisfatto verso la mia prossima meta, che dista pochi minuti di cammino lungo questo bellissimo tratto di sentiero che mi conduce così al Rifugio Cinque Torri.

 

Rifugio Cinque Torri – 2137m

Riprendo così il sentiero 439 in direzione del Rifugio. Questa deviazione al Cason merita quel valore naturalistico dedicato all’ambiente che mi circonda. Il sentiero ora è bello ampio e ben battuto dalla roccia dolomitica che ne forma questa agevole base.

Alcuni passaggi molto suggestivi che iniziano così ad ampliare il mio sguardo verso il Nuvolau e l’Averau, e la bellissima vista verso la Val de Ra Fontane e questi suoi suggestivi boschi. Un bel tratto escursionistico, con la sagoma delle Cinque Torri a darmi così il suo ennesimo benvenuto.

Verso le Torri…

Indicazioni per altre destinazioni…

Dalla Val de Ra Fontane il Nuvolau (2575m sx) e l’Averau (2649m dx)

Il Rifugio ha chiuso i battenti da pochi giorni. Fa piacere trovare il gestore ancora presente intento alle pulizie finali prima della chiusura stagionale. Il piacevole scambio di saluti e qualche riflessione sulla stagione estiva da poco terminata. Trovo in lui la soddisfazione di una bella stagione, che guarda in modo molto positivo al futuro considerando questo un periodo ancora pieno di incertezze.

Appuntamento alla prossima Primavera quindi…

Suggestivi punti di vista che guardano verso due dei punti più conosciuti. Sia l’Averau che il Nuvolau rimangono quei due riferimenti visivi di forte impatto, con la torre principale che rimane sempre la cartolina perfetta del Rifugio Cinque Torri.

Questi ampi spazi sono la perfetta occasione per ammirare il panorama che circonda il Rifugio, con quei colori di stagione che a differenza delle altre stagioni danno spunto a punti di vista sicuramente unici ed inimitabili. Avete presente questo territorio durante l’Estate? Bene, guardate ora…

Lungo i prati delle Pales de Rucurto

Vista verso l’Averau 2649m

L’Averau (2649m – sx) e la torre grande delle Cinque Torri (2361m – dx)

Il Rifugio Cinque Torri 2137m

Vengo preso dalla curiosità di guardare questi luoghi da diverse prospettive. Decido così di intraprendere quella che è la seconda deviazione della giornata all’interno di questo anello. Facendo memoria di altre esperienze vissute tra questi sentieri, quello che maggiormente mi interessa è il sentiero 443 che dalle Cinque Torri conduce al Passo Giau.

Bellissimi ricordi di un altro interessante anello che abbraccia a se queste due zone geografiche con la particolarità di coinvolgere sia il Nuvolau che l’Averau in un contesto a dir poco spettacolare. Ed è per questo che colgo l’occasione per ricordare questa mia recente escursione estiva: Dalle Cinque Torri al Passo Giau. Tutto parte sempre dal Rifugio, seguendo le indicazioni di sentiero 443.

 

Le Crepe dei Ronde – 2191m

Tabella indicativa posta sulla sinistra del Rifugio con indicazione per il Rifugio Passo Giau. Rimane leggermente più in basso rispetto al sentiero principale 439, che per semplificarne il riferimento, sale direttamente al Rifugio Scoiattoli e che verrà raggiunto più tardi.

Tabella di sentiero 443 per il Rifugio Passo Giau

Con lo sguardo verso l’Averau 2649m

Prospettiva più in quota del Rifugio Cinque Torri

Quello che è il mio obbiettivo è di giungere all’estremità delle Crepe dei Ronde, un piccolo piano di basso bosco che unisce in un unica prospettiva le Cinque Torri e la Tofana di Rozes, un nuovo valore aggiunto alla mia escursione.

Un tratto di sentiero molto facile, si innalza leggermente senza troppo impegno fino a raggiungere un nuovo cambio di sentiero ben evidenziato dalle caratteristiche tabelle. La particolarità di questo tratto di sentiero si divide tra due fattori interessanti ed imperdibili.

Tabella indicativa per il Passo Giau (sx) e il Rifugio Scoiattoli (dx)

In questo frangente proseguo per qualche metro tenendo la parte di sentiero che sulla sinistra si dirige verso il Passo Giau. Pochi metri per entrare così all’estremità di una profonda gola rocciosa che scende ripidamente verso i boschi della Val de Ra Fontanes.

In questo caso però non devo affrontare la ripida gola, ma mi soffermo all’estremità di questa per regalarmi dei punti panoramici che guardano verso il Rifugio Nuvolau e i boschi colorati della Val de Ra Fontanes. Punti di vista meravigliosi.

In alto la sagoma del Rifugio Nuvolau

La bellissima Val de Ra Fontanes

Momenti che meritano la condivisione. Pochi passi e tornare nuovamente al precedente bivio per uscire dal sentiero per qualche metro, e riuscire a trovare lo spazio necessario attraverso questa bassa vegetazione. Eccole assieme, le Cinque Torri e la Tofana di Rozes.

Le Cinque Torri e di spalle la Tofana di Rozes

La Rozes in questo frangente è ben nascosta dalle Torri

Punto di vista dalle Crepe dei Ronde

Bellissima panoramica che dalle Cinque Torri guarda verso la Val de Ra Fontanes

Giungo così al classico giro di boa, quella parte che divide perfettamente in due un anello escursionistico. I tempi di cammino sono buoni, rientrando in direzione delle Cinque Torri l’orario è quello perfetto per raggiungere così il Rifugio Scoiattoli per il pranzo a sacco.

Il Rifugio Scoiattoli è chiuso in questo periodo di fine Ottobre. Come il vicino Cinque Torri ha da poco salutato la bella stagione per quel periodo a porte chiuse in attesa dell’arrivo della prima neve e dare così vita ad una nuova stagione.

Il Rifugio Scoiattoli 2255m. Sulla sx il Col dei Bos 2559m e sulla dx la Tofana di Rozes 3225m

Vista verso le Cinque Torri e la Val de Ra Fontanes dal Rifugio Scoiattoli

Una terrazza panoramica tutta per me. Tavoli e comode panche lasciate all’esterno della struttura ed ottima occasione per godermi nella più assoluta tranquillità e solitudine i vari punti di osservazione direttamente da questo Rifugio.

Bellissima vista verso le Cinque Torri e la Val de Ra Fontanes, vista che si allunga verso la Valle del Boite e il massiccio del Sorapis. Il Nuvolau come l’Averau e la cornice rocciosa del Lagazuoi e della Tofana di Rozes. Passo Falzarego a 2105m incluso.

Il Passo Falzarego 2105m ai piedi del Lagazuoi 2752m

Il Nuvolau (2413m sx) e l’Averau (2649m dx), al centro Forcella Averau 2435m

Il Lagazuoi (2752m sx) e la Tofana di Rozes (3225m dx)

Voglio prendermi tutto il tempo possibile. La giornata e il tiepido e piacevole calore di questo sole è una vera ninna nanna per la mia “siesta” pomeridiana. Rimanere poi seduto su questa erba così essiccata dalla stagione e godermi del panorama che mi circonda, è quel valido motivo per prendermi tutto il tempo che voglio. Ora ciò che manca per concludere questa bellissima giornata è affrontare le Cinque Torri, all’interno di quel loro lato più selvaggio.

La Torre Grande (sx) e la Tofana di Rozes (dx)

 

Nel cuore delle Cinque Torri

Dal Rifugio Scoiattoli arrivare ai piedi delle Torri è questione di pochi minuti. Da questo punto visivo la Torre Grande (io la chiamo così n.d.r.), l’unica rimasta completamente in piedi nella sua forma originale, mi porta alla memoria di tanti anni fa quando queste Torri completavano questo scenario nella loro totale bellezza. Una delle ultime frane, quella del 2004 e che ha segnato il cedimento della Trephor, porta con se la visuale attuale, rimanendo sempre uno spettacolo che continua ad essere il simbolo d’eccezione delle Dolomiti d’Ampezzo.

E’ il sentiero 425 da seguire. Si arriva fino alla base della Torre Grande quindi, si tiene il sentiero che prosegue sulla sinistra e che arriva fino alla base delle atre torri, quelle cadute nel corso di diversi periodi di tempo. Da un lato le Torri e dal versante opposto la Tofana di Rozes e l’intero raggruppamento del Lagazuoi, tra vette e forcelle. In ottima compagnia insomma.

Lascio dietro di me il sole, il Nuvolau e l’Averau…

Alla mia destra le Torri…

...a sinistra invece il Passo Falzarego e il Lagazuoi

Girare attorno al versante ad Ovest delle Torri porta ad una deviazione che merita qualche minuto di attenzione. La giornata sebbene autunnale è ancora lunga e questo mi concede ore di luce sufficienti per visitare il Museo all’aperto della Grande Guerra delle Cinque Torri.

Perfettamente conservato all’interno di un area naturale di grande prestigio. Durante la Grande Guerra questa serie di postazioni italiane tenevano fronte all’avanzamento dell’esercito austro-ungarico. Le sue caserme e baracche in legno, più che un valido motivo.

Leggi il mio articolo dedicato.

Vista verso la Tofana di Rozes…

Uno de baraccamenti che guarda al Lagazuoi

Punto di osservazione verso la Tofana di Rozes

Rientro così sui miei passi. E’ tempo di entrare nel cuore delle Cinque Torri, seguendo una serpentina rocciosa che da l’impressione di entrare a all’interno delle viscere rocciose di questi anfiteatri di bianca e pura Dolomia. Il sentiero rimane sempre il 425 con indicazioni “Giro delle Torri”.

Straordinari passaggi alla base di queste grandi torri rocciose. Quando il cammino è così radente alla loro base, l’occhio è sempre rivolto al cielo. L’impressione che tutto possa caderti addosso è una delle emozioni che si vivono in questi frangenti.

Tutto termina nel giro di pochi minuti, è un passaggio che si affronta senza particolari problemi e con molta facilità Punti di osservazione molto particolari lungo una linea di sentiero ben definita e poco impegnativa. E’ un vero peccato che tutto questo sia di un tempo molto limitato. Poi si torna a vedere nuovamente il cielo, il sentiero 425 devia sulla sinistra proseguendo in questa parte di versante ad Est il cammino attraverso le trincee che rientrano sempre all’interno del Museo della Grande Guerra delle Cinque Torri.

Inizia così la lunga discesa che mi allontana dalle Torri. Si seguono le trincee dunque, sebbene la numerazione del sentiero 425 in questo caso viene a mancare. Ma non è un problema rilevante. Il Rifugio Cinque Torri rimane lontano dal mio cammino, iniziando poco a poco ad entrare nuovamente all’interno dei boschi delle Landries e ricongiungermi così con la stradina asfaltata che sale al Rifugio Cinque Torri.

Il sentiero 425 sbuca nuovamente lungo la stradina asfaltata per il Rifugio Cinque Torri…

…non resta che seguire questa stradina per un breve tratto

E infatti è così. Seguo la stradina in discesa per circa 1km prima di trovare il sentiero 349 che sale direttamente dal parcheggio lungo la valle, lo stesso affrontato all’inizio di questa escursione al mattino presto. lascio la stradina e scendo seguendo il sentiero sulla sinistra. E’ questione di circa 15/20 minuti ed eccomi nuovamente lungo la valle che sale al Falzarego. La mia auto è parcheggiata a pochi metri, ringrazio le Torri e tutta questa Natura autunnale che in questa fantastica giornata mi ha ospitato e reso per l’ennesima volta una persona felice.

 

Le Cinque Torri – Note Tecniche

Bellissima escursione autunnale (anche primaverile ed estiva n.d.r.) poco impegnativa e dai panorami straordinari. Da un punto di vista tecnico l’unica parte più impegnativa è quella che dal parcheggio principale lungo la strada che collega Cortina con il Passo Falzarego, il sentiero 439 che sale verso il Cason de Claudio, pone un dislivello di circa 300m in circa 1h di cammino. Per il resto dell’intera escursione solo il grande piacere che questa riesce a regalare.





 

Le Cinque Torri – Il Video


Guarda i miei video all’interno del mio Canale YouTube

 

Location: Cinque Torri

Area Geografica: Dolomiti d’Ampezzo (BL)

Regione: Veneto

Accesso: Su sentiero 439 che da inizio alla stradina asfaltata per il Rifugio Cinque Torri

Link: Rifugio Cinque TorriCortina DolomitiInfoDolomitiVisitVenetoVenetoMontagna

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