Stefano Germano
Malga Prendera – Val Fiorentina
Aggiornamento: 21 feb
Da una semplice e facile escursione ai piedi delle famose Rocchette
Può essere un punto di passaggio lungo i vari sentieri che dalla Val Fiorentina accompagnano all’interno delle Dolomiti d’Ampezzo. Può diventare un punto di arrivo per una semplice e comoda escursione, poco impegnativa e con grandi punti di vista verso il Pelmo e le più famose Rocchette di Prendera.

Tutto ha inizio dal Rifugio Città di Fiume, struttura per eccellenza all’interno del territorio UNESCO di San Vito di Cadore che si innalza verso il Mondeval. Si posiziona a 1918m come punto panoramico verso il Pelmo di grande prestigio. Facile da raggiungere in meno di 1h di cammino, grazie ad un comodo sentiero, il 467, che dalla strada che collega la Val di Zoldo alla Val Fiorentina.

Rifugio Città di Fiume 1918m
Da questa splendida posizione inizia questa nostra facile e spensierata escursione. Il sentiero 467 prosegue il suo percorso con una prima serpentina che crea già una piccola parte del dislivello complessivo. Ad ogni passo punti di vista che rendono sempre più maestoso il Pelmo, e la Civetta che ad Ovest lascia così scrutare quel suo inconfondibile versante che guarda verso la vicina Val di Zoldo.

La Civetta in lontananza (coperta dalle nuvole) vista dal Rifugio Città di Fiume

Bellissima esposizione del Pelmo dal Rifugio Città di Fiume
L’intero itinerario si incammina in quota seguendo una parte dell’Alta Via N°1 delle Dolomiti, quella più conosciuta e sicuramente blasonata. Appena chiusa la serpentina iniziale tutto diventa una lunga e facile passeggiata ai piedi del Col de la Puina 2254m. Una successione di punti panoramici che vede nella Val Fiorentina la valle per eccellenza, quella da ammirare sotto ogni punto di vista.
La spensieratezza e la semplicità di questa prima parte di escursione è la qualità principale su cui concentrarsi. La facilità di questo sentiero stimola in modo molto attento e particolare quelle sensazioni che ti vedono partecipe ed amante di queste montagne. La completa assenza dell’impegno e della fatica diviene la complicità perfetta per questa semplice giornata.

Il sentiero 467 sale leggermente, in maniera docile ed impercettibile

Punto di vista che guarda lontano, verso la Marmolada…
La mia è una giornata di metà Settembre. Quel periodo di stagione in cui il sole rimane ancora caldo a queste quote, senza riuscire a nascondere quella fresca brezza che risale dalle valli. Un primo segno indicatore che testimonia un imminente cambiamento, come se la Natura si stesse preparando al nuovo in arrivo.
Tutta questa serie di pensieri alimenta in maniera notevole questa mia giornata. Mi capita raramente di sentire il bisogno di dedicare a me stesso quella giornata particolare, tenendomi di tanto in tanto lontano dai lunghi ed impegnativi Trekking, e dare così spazio a sensazioni diverse. Oggi è una di quelle, ed è per questo che ho scelto Malga Prendera.

Avvicinamento alle Rocchette…

Punto di vista verso l’Antelao, la Valle del Boite
C’è una piccola Forcella, si chiama Forcella de la Puina a poco più di 2000m. E’ l’unico punto di questa prima parte di sentiero che permette di guardare verso il versante opposto. Quel versante che guarda verso la Valle del Boite dove l’Antelao e il raggruppamento del Sorapis regalano un punto di osservazione che merita una piccola pausa.
Un enorme prato che nel mio immaginario rappresenta quella porzione di Giardino dell’Eden dove l’orizzonte si apre ad una prospettiva di straordinario impatto. Parte della Valle del Boite che vede nell’Antelao la sua rappresentazione migliore con qualche spunto verso il Sorapis, il suo vicino per antonomasia. Bellissima prospettiva.

Le Rocchette sono quelle formazioni naturali e rocciose che rimangono sempre in primo piano. L’ampio e agevole sentiero presenta alcuni tratti un po più impegnativi, ma la bellezza del panorama che mi circonda è quel valido motivo per non pensarci troppo. Una lunga striscia di sterrato bianco che si addentra sempre più attraverso i caratteristici prati di Forcella Col Roàn.

Forcella Col Roàn 2075m
Si giunge così in Forcella. Punto escursionistico che vede l’inizio di un lungo sentiero (il 458) che sulla destra porta ad una lunga discesa attraverso la Val de Busela in direzione della Valle del Boite e l’abitato di San Vito di Cadore. Questa Forcella è ottimo spunto per una sosta ed ammirare così i nuovi panorami che si aprono a queste quote.
Verso la Val Fiorentina una bellissima vista che va molto lontano, fino ad arrivare con lo sguardo rivolto a diverse vette che rientrano all’interno delle Dolomiti Agordine. La Marmolada, che rimane sempre una delle figure più rinomate e conosciute. Dal lato opposto, verso la Valle del Boite, la grande mole rocciosa dell’intero versante del Sorapis.

La Civetta (sx) e le vette centrali dell’Agordino verso la Val Fiorentina

Il massiccio del Sorapis (sx) e l’Antelao (dx) verso la Val de Busela
Malga Prendera è quasi giunta. Ancora poco per arrivare e le prime tracce dei pascoli estivi. Infatti l’ultima parte di questa sterrata bianca che scorre ai piedi del Col Duro 2335m è luogo preferito per quella parte di giornata in cui gli animali approfittano per momenti che da esseri umani potremmo ben definire come la nostra classica pennichella pomeridiana.
Questa è un escursione che si può tranquillamente intraprendere anche nel primo pomeriggio. Magari dopo quell’invitante pausa pranzo da consumarsi al Rifugio Città di Fiume e per il giusto movimento e digestione connessa. Un perfetto connubio per unire così due diverse situazioni all’interno di un unico contesto. L’utile al dilettevole…

I primi alpeggi e le Rocchette che già svettano al cielo…

Il Col Duro 2335m

Spettacolare vista sul Pelmo
Il sole picchia in alto nel cielo. L’aria e fresca ed invitante per questa ultima parte di sentiero.
Malga Prendera – 2148m
Tipica struttura adibita unicamente al ricovero per gli alpeggi estivi. La sua posizione la colloca come uno dei luoghi più rinomati dell’intero territorio. Si trova quasi lungo la linea di confine territoriale che vede verso Est la Valle del Boite per quel tratto geografico delle Dolomiti d’Ampezzo. Mentre, guardando da Sud ad Ovest, l’area territoriale della Val Fiorentina.
Durante l’Estate questo luogo diventa un punto di arrivo per chi risale dalla Val Fiorentina, ed un punto di transito per chi si dirige verso Forcella Ambrizzola, il Mondeval e la Croda da Lago. Infatti dalla sua posizione si segue successivamente il sentiero 436 che sale in direzione di Forcella Col Duro 2295m e successivamente Forcella Ambrizzola a 2277m.

Per chi si nutre dello spettacolo offerto da queste imponenti rocce, avrà sicuramente pane per i suoi denti. Alle sue spalle, quasi da enorme ala di protezione, l’intera spinale che raggruppa a se una serie di Rocchette. Dal Beco de Mezodì 2603m che da sinistra da inizio a questa straordinaria rappresentazione rocciosa. La Rocchetta de Prendera 2496m nella sua parte centrale per poi scendere verso destra in una successione di guglie e campanili per completarne così l’opera.
Malga Prendera – Punti di Vista

Forcella Col Duro (2295m sx), il Beco de Mezodì (2603m centrale)

Il Pelmo

L’antelao

La parete e la vetta della Rocchetta de Prendera (2469m centrale)

Vista verso l’Antelao
Si arriva quindi al termine di questa facile escursione. Il mio punto di arrivo per questa mia giornata così particolare. Ora non mi resta che muovermi attorno a questa struttura, camminare all’interno di questi suoi verdi prati e farmi coccolare dalla presenza di queste adorabili creature.
Guardarsi attorno per trovare sempre nuovi spunti di osservazione. Il Pelmo e l’Antelao da questa posizione assumono una figura di grande possanza. La quota della Malga stessa infatti permette di valorizzare maggiormente questa loro naturale mole.

Il Pelmo

Dalle stalle interne il Pelmo sembra raffigurato da un quadro

Parti rocciose tra i prati
Considerando che per arrivare alla malga dal Rifugio Città di Fiume ci si impiega meno di 2h, il rientro è da considerarsi molto più veloce. Per questo motivo, ottimizzando al meglio i tempi, vi consiglio di muovervi all’interno di questo suo territorio. Salire in Forcella Col Duro e successivamente alla vetta omonima vi comporta circa un paio d’ore tra andata e ritorno. Con le lunghe giornate estive la ritengo una combinazione perfetta. Panorama di grande impatto visivo.
Location: Alpeggio di Prendera
Area Geografica: San Vito di Cadore (BL)
Regione: Veneto
Accesso: Dal Rifugio Città di Fiume su sentiero 467/458
Link: Val Fiorentina – Rifugio Città di Fiume – VenetoMontagna – InfoDolomiti