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Dentro le mie Dolomiti

  • Immagine del redattoreStefano Germano

Obstanser, oltre il Comelico (Tyrol)

 

La soddisfazione di un Trekking che porti oltre confine, a toccare con mano le Alpi della vicina Austria in quel Sud Tirolo che apre le porte a questa catena nuova montuosa. Prolungamento naturale delle nostre Dolomiti. Obstansersee, il piccolo Lago e il Rifugio omonimo Obstanser a monte della valle Winkertal che risale direttamente dal territorio che scorre lungo la famosa Traversata Carnica e alpino gestito dal Club Alpino Austriaco.

Uno sconfinamento che vale una giornata intera, non solo dal punto di vista escursionistico ma soprattutto per l’opportunità di toccare con mano due culture montane molto diverse, e dai contorni sicuramente ricchi di particolarità.

Casera di Silvella 1833m, cartolina perfetta del Comelico

Tutto ha inizio giocando direttamente in casa. L’Alto Comelico, quello più verde e lussureggiante che guarda verso la parte più a Nord del territorio regionale, quel territorio che risale verso il confine con la vicina Austria. Casera Silvella (1833m), una delle ultime Malghe presente in questa parte del territorio che da vita ai pascoli che si allungano verso i prati del Crestone Dominier e de la Silvella. Una mattina di Settembre, quel sole rosso fuoco che lentamente si innalza dando un risalto straordinario a questi colori naturali. Il verde Comelico non è definito così per caso.

Le Regine di Casera Silvella

Dalla Casera verso le altre presenti lungo il territorio. Paradiso per la MTB

Risale l’ampio e facile sentiero verso la Silvella, il Quaterna’ punto fermo di riferimento

Una fresca mattina di inizio Settembre, le giornate al mattino presto si fanno sentire già più fresche. Un tepore che abbinato a questi colori alpini mi rende sereno, con quella tranquillità in cui questa prima parte di sentiero diviene quasi una passeggiata. Mi sento spensierato ed immerso nei miei pensieri più positivi, motivato nel pensare e credere a cose nuove che fanno parte di quel bagaglio di sogni da realizzare.

Vista verso Sud, il Crestone Dominier

La forma piramidale del Quaterna’, lungo la Silvella

La verde cresta del Frugnoni, lunga linea di sentiero della Traversata Carnica

Cambi di direzione, diverse destinazioni lungo il sentiero

Il sentiero di salita, il 146, prosegue tranquillamente il raggiungimento di quota. Rientra all’interno del famoso Sentiero Italia che permette uno lungo ed entusiasmante progetto del Club Alpino Italiano. Considerato con i suoi 7mila km totali il Trekking più lungo del Mondo, che va ad unire in un unico itinerario tutte le regioni italiane. Lungo la Silvella uno dei punti di passaggio nel territorio delle Dolomiti Bellunesi di questo incredibile progetto escursionistico.

Vista verso Sud, la lunga Costa della Spina e il Col de la Crodata 2310m

Da sempre amo il Comelico per la sua diversità escursionistica. Il suo territorio si apre a lunghe escursioni immerse tra alpeggi e i boschi che ne caratterizzano gran parte il territorio. Camminare in Comelico è mettere in disparte per un po di tempo la roccia di Dolomia più classica. La tranquillità, la pace e il silenzio che si incontrano lungo queste creste ad alta quota, sono una vera cura rigeneratrice per corpo e mente. Arrivo così, spensierato e coinvolto da questa situazione al Passo Silvella (2329m), ottimo spunto panoramico. Da qui è possibile abbracciare l’intero Comelico e le Dolomiti di Sesto.

Passo Silvella 2329m

Vista sulla Silvella in direzione di Casera Silvella.

Vista sulla vetta del Quaternà (Knieberg) 2503m

La meravigliosa Val Lorera e le Dolomiti di Sesto

Vista verso la Cresta Carnica

Il Passo è un punto di passaggio che in questa stagione mi ha visto solcarne la cresta in diverse occasioni. Quella sicuramente di maggior rilievo è data dall’escursione lungo la Val Lorera che dal Passo Monte Croce in Comelico mi ha visto salire alla croce di vetta del Quaternà, e delle successive malghe e casere presenti nel territorio della Val Padola. Un punto di vista esclusivo, dalle vicine Dolomiti di Sesto al Comelico stesso lungo questa sua vallata che scende in lontananza verso Sud. Il vento che proviene da Est che risuona attraverso una struttura in acciaio che ne ricorda il punto di passaggio e la vetta del Frugnoni che anticipa l’unico tratto un po impegnativo dell’intera giornata.

Il sentiero 160 alza definitivamente la quota rimanendo sempre all’interno del territorio delle Dolomiti Bellunesi. Occasione direi perfetta per poter così guardare una panoramica che si apre con quella continuità dettata da ogni passo, dove metro dopo metro tutto ciò che dal Passo Silvella aveva un senso ora trova una sua dimensione completamente diversa.

Il Quaternà (sx), il Popera in lontananza (sx) e la Croda Rossa di Sesto (dx)

La Val Lorera e la Croda Rossa di Sesto

L’aria è più frizzante, due colonne di vento che risalgono dalla Silvella e dalla Val Lorera che si scontrano come un appuntamento prefissato sulla Sella dei Frugnoni (2359m). Il mio punto più alto dell’intera giornata, e quel riferimento principale che vede nei ruderi della vecchia Caserma di Finanza (2533m) il piede fermo lungo la linea di sentiero della Traversata Carnica. Ci sono, ora sento di essere partecipe di quel momento i cui attraversare di pochi passi la Carnica vuol dire essere già in territorio austriaco, oltre quella linea di confine che mi permette di salutare temporaneamente l’Italia ed entrare così in una nuova dimensione. Anche culturalmente parlando.

L’ex Caserma di Finanza lungo la Traversata Carnica

Territorio di guerra, questo lo si percepisce. All’epoca questa zona geografica rientrava all’interno dell’Impero Austro-Ungarico e, con la vicinanza del confine italiano, prima linea dei bombardamenti tra i due eserciti. Qualcosa di quel terribile conflitto bellico (la Grande Guerra 1915/1918), qualche traccia lasciata non solo dalla presenza della caserma ma da altre fortificazioni presenti nel versante opposto, sono la testimonianza attuale di un qualcosa che mai più dovrà ripetersi.

Cose mai viste

E’ così che voglio definire l’inizio di questa seconda parte di escursione. Mai viste perchè per la prima volta guardo verso questo nuovo versante con occhi nuovi. Sella dei Frugnoni (2539m) punta lo sguardo direttamente lungo la valle austriaca, la Hinteralm, che mi offre una panoramica verso l’Obstanser See di grande impatto.

Sella dei Frugnoni 2539m verso l’Obstanser See

Che spettacolo amici, rimanere coinvolto da un punto di vista che non si limita al lago e al Rifugio Obstanser,che si vede in lontananza adagiato sulle sponde delle sue acque. Da questo punto è come guardare verso l’intera Austria con una mappa geografica reale in mano, dove ogni particolare alpino, ogni vetta o catena che guarda verso Nord/Est sia completamente alla portata di chi ha occhi solo per tutto questo. Ci si lascia alle spalle l’Italia, il Comelico, perchè il richiamo di tutto ciò che si ha di fronte è troppo forte, troppo coinvolgente. In movimento, verso la lunga discesa nel cuore dell Hinteralm.

La vetta del Rosskopf 2603m, spalla dell’Obstanser See

Il sentiero e l’imminente alpeggio dell’Obstanser Hutte

I miei occhi si muovono alla stessa velocità dei miei passi. Vorrei poter vedere contemporaneamente ogni singolo particolare, ogni vetta naturale che in questo momento mi avvolge. Vorrei poter urlare al mondo interno quanta sia la mia felicità in questo momento. Un giardino che va oltre a quello dell’Eden, un qualcosa che mi coinvolge così positivamente che sento dentro di me una voglia di vivere che non è paragonabile a nulla. L’Hinteralm racchiude a se i pascoli presenti, abbracciati dall’intero versante a Nord del Frugnoni, per una sua prima parte, per concludersi con Cima Vanscuro (Pfannspitze 2678m), in linea con la Traversata Carnica. Il Rosskopf (2603m) è la spalla definitiva che chiude questo abbraccio, ala protettiva del Lago e del Rifugio Obstanser a 2304m di quota.

I pascoli dell’Hinteralm

L’Obstanser See

Loro non parlano italiano…

Sulle sponde dell’Obstanser See con vista verso l’Obstanser Hutte

Arrivare sulle sponde di questo piccolo lago è avere una vista definitiva su tutto ciò che mi circonda. Si respira effettivamente un’aria diversa, arrivare al Rifugio per chiedere un tavolo dove pranzare in tutta tranquillità, è quell’impatto che si presenta con un’ospitalità molto solare. Quel saluto di benvenuto (Gut Angekommen) con quel sorriso di una bella ragazza alta, bionda e da quei suoi lineamenti di un viso che racchiude nei suoi occhi una cultura completamente diversa dalla mia. Il Rifugio Obstanser stesso completamente diverso dai Rifugi delle vicine Dolomiti, che giustamente mantengono la loro tradizionalità “Made in Italy”, a confronto di questa struttura che guardo con molto interesse, con quella curiosità di scoprirne segreti e funzionalità che fanno parte di una cosa completamente nuova.

Obstanser Hutte

Obstanser Hutte

Obstanser Hutte

Prendo confidenza con tutto questo in poco tempo, mi rendo conto di essere l’unico italiano presente sebbene il confine italiano è a meno di un’ora di cammino. Mi siedo tranquillamente su di un tavolo esterno, che guarda direttamente sul lago e gli alpeggi che costeggiano la sua forma quasi circolare. E’ ora di pranzo, la curiosità territoriale lascia il posto a quella della cucina tradizionale Tirolese che in questo contesto non dovrebbe sbagliare nemmeno un colpo.

Pranzo vista lago

Buon appetito a me…

Perfetto direi, come definizione di tutto questo direi la più azzeccata. Il rientro verso la Sella dei Frugnoni e il Comelico si identifica in un sentiero secondario, il 403 che dal Rifugio risale verso la Schwarzen Wiesten lungo una verde cresta che si innalza a 2470m di quota. Da qui l’intera area del Rifugio e del lago prende una fisionomia nuova, un punto di vista verso le verdi pareti che accolgono la Traversata Carnica che in ripida successione mi ricongiungono con la linea di sentiero della Traversata stessa. L’ultimo istante verso l’ultimo colpo d’occhio per ciò che mi sono lasciato alle spalle, oltrepassata la Sella tutto svanisce ridandomi nuovamente entusiasmo per essere nuovamente dentro i confini territoriali della mia bella ed unica Italia, che con il Comelico mi fa nuovamente sentire a casa mia.

Obstanser See e Obstanser Hutte

Lungo la cresta dello Schwarzen Wiesen su sentiero 403

Ultimo colpo d’occhio verso l’Hinteralm

Definire l’Obstanser Hutte come un possibile fuori programma è ciò che considero come un grave errore di valutazione, di considerazione. L’intero Hinteralm si sposa alla perfezione per un Trekking giornaliero che coinvolga due territori (e anche due Stati) come il Comelico e il versante più a Sud del Tirolo Austriaco. Due territori per due culture diverse in un unico contesto di straordinaria bellezza, che porta in maniera anche inconsapevole dei punti di vista e delle panoramiche che definisco la completezza assoluta di questi due angoli geografici.

 

Obstanser – La Mappa

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Obstanser – Il Video


 

Location: Alta Val Comelico (BL) – Hinteralm (AT)

Area Geografica: Alta Val Comelico (BL) – OstTyrol (AT)

Regione: Veneto – OstTyrol

Accesso: Dalla Provinciale che collega Santo Stefano di Cadore a Padola, in località Sega Digòn in Comelico seguire indicazioni sulla destra per Casera Silvella. Comodo parcheggio in Casera Silvella e seguire sentiero 146 che dalla Casera sale al Passo Silvella (BL)

Tempi di Percorrenza: Casera Silvella 1833m -> Passo Silvella 2329m 90 minuti

Passo Silvella 2329m -> Sella dei Frugnoni 2562m 60 minuti

Sella dei Frugnoni 2562m -> Obstanser Hutte 2304m 60 minuti

Dislivello Totale: Casera Silvella 2833m -> Passo Silvella 2329m +496m

Passo Silvella 2329m -> Sella dei Frugnoni 2562m +233m

Sella dei Frugnoni 2562m -> Obstanser Hutte 2304m -258m

Link: Val ComelicoSudTyrolObstanserHutteOstTyrol

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