Stefano Germano
Sentiero Durissini (Cadini di Misurina)
Che spettacolo amici!, un sentiero di alta montagna che non deve mancare all’interno della vostra agenda escursionistica. Un Trekking in alta quota a stretto contatto con la roccia più selvaggia dei Cadini di Misurina, un lungo abbraccio che porta a conquistarne l’intero versante ad Est del territorio. Personalmente il Durissini l’ho affrontato diverse volte nel corso di questi anni. E’ una di quella tappa che immancabilmente richiama l’attenzione su se stessa, dove ad ogni occasione le emozioni e le soddisfazioni non si fanno certamente mancare.

Una forcella dopo l’altra, è solo roccia….
Itinerario prevalentemente estivo, per una questione unicamente dedicata alla sicurezza personale che in determinate stagioni, soprattutto l’Inverno, è sconsigliabile visto la sua naturale formazione geologica. Un lungo cammino su di un sentiero che risale tre imponenti forcelle alla base di muri che innalzano al cielo pareti e campanili di roccia straordinari.
Punto di partenza di questa lunga giornata in prossimità del Lago d’Antorno (1880m), lungo la strada privata che collega il Lago Misurina alle Tre Cime di Lavaredo. Il sentiero 115 che si innalza dal Pian dei Spiriti in direzione del Rifugio Fonda Savio (2367m).

Vista di Cima d’Antorno (2418m) dal sentiero 115
Sentiero ben conosciuto e via diretta più corta per raggiungere il Rifugio. Una bella e poco impegnativa serpentina boschiva e panoramica, che dal Pian dei Spiriti conduce al Ciadin dei Toci con diversi punti di vista che in maniera repentina iniziano a cambiare l’ambiente circostante. Dai boschi alla roccia e la Cima d’Antorno (2418m) e la Torre del Diavolo (2596m) ne creano questo mausoleo di guglie, assieme alla vetta del Ciadin dei Tocci (2473m) e della famosa Torre di Wundt (2517m).

La vetta di Cima d’Antorno (dx) dal Ciadin dei Toci

A Settembre le prime avvisaglie di un imminente Autunno…

Fantastica vista verso la Croda Rossa (dx), il Cristallino di Misurina (centro) e il Cristallo (sx) direttamente dal Ciadin dei Toci.

Imminente arrivo al Rifugio Fonda Savio (2367m) con vista sulla Torre del Diavolo (2598m)
E giunto al Rifugio tutto come da copione, arrivare fino al Passo dei Toci (2367m) è la linea di sentiero più comune e conosciuta dall’intero movimento escursionistico. Il Rifugio Fonda Savio chiude una prima parte, quella del raggiungimento, e ne apre una seconda legata al Durissini e al suo proseguo ufficiale.
Il Rifugio Fonda Savio – 2367m
Il cuore logistico dei Cadini di Misurina, punto di incontro di tutti i sentieri che si snodano all’interno del territorio geografico dei Cadini. Per il Trekking come per le vie ferrate e le vie alpine più conosciute dell’intero territorio.

Il Rifugio e la Torre di Wundt (2517m)

Vista verso la valle di Misurina, in lontananza la Croda Rossa (centrale) e leggermente sulla destra il Monte Piana

Il pennone ufficiale con la bandiera del Fonda Savio. La Torre di Wundt sulla sinistra

Dal pennone vista lungo la Val de le Cianpedele e il versante Sud delle Tre Cime

Il Fonda Savio e la Torre di Wundt
Il Sentiero Giovanni Durissini
Pronti allora per la grande avventura?. Bene sono contento per tutto questo, perchè scrivere il resoconto di questa mia di avventura mi trasporta mentalmente all’interno di questo contesto naturale come fosse ora, e questo mi rende molto felice.

Vista sul Cimon de la Croda Lissa (2568m), il Durissini parte ai suoi piedi
Una particolarità che anticipa l’itinerario è data dal sentiero di congiungimento che dal Fonda Savio scende per il versante centrale del Ciadin del Nevaio, lunga valle rocciosa che scende verso la Cianpedele. Il passaggio in questione è quello che dal Rifugio stesso scende lungo un canalone inizialmente abbastanza esposto (attenzione) ma dotato di cordini di sicurezza dove poter proseguire in tutta tranquillità.

Questo passaggio così particolare scende lungo questa parete sulla sinistra della foto
Complessivamente credo che questo sia il punto dove porre un po più di attenzione rispetto al resto che vi attende. Un passo alla volta tenendo le giuste precauzioni e sarà un passaggio di grande spessore per quella giusta dose di adrenalina. Appena entrati all’interno del Ciadin del Nevaio lo spettacolo inizia a far brillare la vista.

Le Tre Cime di Lavaredo, versante Sud dal Ciadin del Nevaio

Forcella de Rinbianco (2176m) dal Ciadin del Nevaio

Targa che identifica in via ufficiale l’inizio del Durussini
Sentiero 112,tenetelo bene in mente perchè sarà quello che completerà l’intero itinerario. Ora sarà un rapporto legato unicamente alla roccia, spettacolare e imponente attraverso questi campanili e guglie che sono la formazione geologica naturale del Cadini. Si deve risalire in Forcella della Torre a circa 2400m di quota, seguendo la linea di sentiero che sale verso il Cimon de Croda Lissa. Dal versante opposto il Passo dei Toci resta per una parte visibile, mentre del Fonda Savio rimane solo la vista verso il pennone con la bandiera ufficiale. Il panorama è straordinario, si assimila con le prime pareti della catena del Cadin di San Lucano che da questo frangente inizia a prendere vita.

Il versante ad Est della Torre di Wundt (dx)


La lunga spinale del Cadin di San Lucano inizia da qui, da Forcella della Torre a 2400m
Forcella della Torre, la prima delle quattro forcelle da affrontare. Il primo colpo al cuore, la prima immagine che apre così la visuale verso questo lungo versante ad Est, quello che si può ammirare unicamente seguendo questa linea di sentiero. Il Ciadin Deserto lo si trova sulla sinistra. Lungo ghiaione che scende verso i boschi che si allungano in direzione della Val d’Onge, per entrare così all’interno del territorio boschivo di Auronzo di Cadore.

Il vallone del Ciadin Deserto…

Vista su Forcella Della Torre dal Ciadin Deserto
Dalla media salita affrontata in precedenza alla ripida discesa, poco impegnativa ma tanto spettacolare. Transitando lungo il versante più a monte del Ciadin Deserto, l’occhio segue la linea di sentiero che in maniera molto visibile risale nuovamente di quota. Uno stretto zig zag che porta così in Forcella Sabbiosa (2380m). Sembra quasi di venire improvvisamente inghiottiti da queste due spalline rocciose in una forcella che copre un piccolo fazzoletto di roccia. Più impegnativa rispetto alla precedente, affascinante su di un sentiero abbastanza sconnesso dove ogni passo deve essere affrontato con la giusta calma. Le forze devono essere ben distribuite.
Man mano che si sale non posso tralasciare lo sguardo da ciò che mi ha preceduto. Forcella della Torre è solamente un punto fermo e ciò che mi si apre è una visuale più completa dell’intero raggruppamento di cui ne fa parte.

Parte del Ciadin Deserto visto dal ripido sentiero in salita per Forcella Sabbiosa

Vista da Forcella Sabbiosa (2380m). Centrale in lontananza le Tre Cime di Lavaredo, in primo piano il Cimon de la Croda Lissa
Mi sembra di essere preso da quel “punto di non ritorno”. Da questa forcella respiro quella sensazione straordinaria in cui ti senti preso dalla Natura, da questa roccia incredibilmente selvaggia che da dimostrazione di sè ad ogni angolo. Inevitabilmente ogni punto di vista si scontra con questo habitat dove la sensazione di esserne un’ospite speciale la percepisci ad ogni respiro. E’ un “rapimento voluto, volontario”, un piacere che non vorresti finisse mai. Da una forcella puoi ammirare già la successiva e ogni sorpresa che essa cerca di riservarti ne risulta vana. L’itinerario è impegnativo certo, ma cammini tranquillo perchè non percepisci il pericolo, dove le carezze a queste imponenti pareti non mancano mai quasi a renderti partecipe di un’intimità che difficilmente la montagna concede.

Parte attrezzata verso Forcella Cristina (2400m)
L’unico tratto attrezzato lo si incontra prima di giungere alla terza forcella. Alcuni passaggi su delle tavole da sostegno al sentiero e l’immancabile cavetto d’acciaio che mantiene più sicuro questo piccola parte di transito. Ciò che anticipa l’arrivo in forcella è un tratto con un’esposizione piacevole e che non crea particolari tensioni. Lo spettacolo ovviamente si ripete, l’opportunità di guardarsi indietro e poter focalizzare sempre al meglio ciò che è stato.

Da Forcella Cristina vista verso Forcella della Torre e in lontananza le Tre Cime. Forcella Sabbiosa da questa visuale viene nascosta e non visibile

Vista di Forcella Ciadin (2647m) da Forcella Cristina
L’ultima delle quattro, Forcella Ciadin (2467m) è l’ultima spalla di transito di questo versante. Arrivati alla sua sommità inizia quel cambiamento geologico dove la roccia inizia pian piano a lasciare spazio ai verdi pascoli del Pian de la Mussa.

Forcella Ciadin vista da Forcella Cristina

Forcella Cristina vista da Forcella Ciadin

Panoramica verso il Pian de la Mussa. Si può intravedere il Rifugio Città di Carpi (Forcella sulla sinistra) e sullo sfondo l’intera dorsale delle Marmarole
Verso al Rifugio Città di Carpi
Mi fermo per qualche minuto ad osservare. Sono solo in questo frangente di tempo e ne approfitto per vivere questa densità naturale secondo i miei canoni. Il silenzio e la pace assoluta, quel soffiare di un vento fresco di questa alte quote a trascinare con se il volo liberatorio e solitario di qualche Gracchia delle rocce. La discesa è piacevole, su alcuni tratti friabili e leggermente franosi. Cima Eotvos (2825m) alla mia destra, piccole torrette rocciose che lungo il Ciadin delle Pere creano questa atmosfera così pacifica e serena. Sto bene, per l’ennesima volta riesco ad assorbire la fatica delle ore precedenti in modo spontaneo. Il piacere che percepisco lungo questo tratto di sentiero è il più bel regalo che si possa ricevere.

Naturali pinnacoli rocciosi

Seguendo il sentiero che costeggia il Ciadin de le Pere, verso il Ciadin della Neve (2757m) e Cima Ciadin di Misurina (2674m)

Vista su Forcella de la Neve (2471m) (centrale)

Il verde del Pian de la Mussa, in lontananza primeggia l’imponente Sorapis
Ora la grande fatica si conta sui pochi minuti che mi dividono dal Rifugio Città di Carpi. Sento già il profumo dei pascoli lungo il Pian de la Mussa. Ad un ritmo di tempo costante mi guardo indietro per ammirare in continua progressione visiva l’intero versante più a Sud dei Cadini. Cima Ciadin de la Neve (2757m), Cima Ciadin di Misurina (2674m), la Cima del Ciadin di San Lucano (2893m) e la vetta dell’Eotvos (2825m) a chiudere questa scenografia di grande impatto visivo…

Cima Ciadin de la Neve, Ciadin di Misurina, Ciadin di San Lucano e l’Eotovs…
Rifugio Città di Carpi, la sosta per quel pranzo rigenerante e punto terminale del Sentiero Durissini. Posizionato a 2100m di quota è la perfetta terrazza panoramica che guarda verso le Marmarole, gruppo montuoso adiacente ai Cadini di Misurina.

Rifugio Città di Carpi (2100m)

Vista verso le Marmarole

Buon appetito a me…

In lontananza, coperto dalle nubi, la Croda dei Toni
Giudizio finale
Tanta roba, detto alla mia maniera. Escursione che richiede una buona condizione fisica e nessun pericolo rilevante. Alcuni passaggi sono ben assicurati con cordino di sicurezza e la difficoltà maggiore sta nel suo aspetto geologico completamente roccioso e in certi frangenti franabile. Le quattro forcelle creano dei differenti dislivelli abbastanza impegnativi, ma lo spettacolo che si presenta è di straordinaria ed infinita bellezza.
N.B.: Parte finale dell’escursione è il rientro al Lago di Misurina tramite sentiero 120/120a che scende verso il Rifugio Col de Varda. Per rientrare al Pian dei Spiriti, punto di partenza per il Fonda Savio, a metà discesa che divide il Col de Varda con il Lago di Misurina porre attenzione sempre verso destra. Un sentiero che taglia lungo i boschi che sovrastano l’area di Misurina vi condurrà in circa 30 minuti al Pian. Alternativa scendere al lago e seguire la strada normale per tornare al punto di partenza, che sconsiglio visto il traffico veicolare. Meglio l’alternativa boschiva sopra citata.
Sentiero Durissini – La Mappa
Sentiero Durissini – Il Video
Location: Cadini di Misurina (BL)
Area Geografica: Auronzo Misurina (BL)
Regione: Veneto
Accesso: Su sentiero 115 dal Pian dei Spiriti – Lago d’Antorno
Tempi di Percorrenza: Pian dei Spiriti-> Rifugi Fonda Savio 90 minuti
Rifugio Fonda Savio->Forcella della Torre->Forcella Sabbiosa->Forcella Cristina 2 ore
Forcella Cristina->Forcella Ciadin->Rifugio Città di Carpi 90 minuti
Dislivello Totale: Pian dei Spiriti->Rifugio Fonda Savio +459m
Rifugio Fonda Savio->Forcella della Torre->Forcella Sabbiosa->Forcella Crtistina +33m
Forcella Cristina->Forcella Ciadin->Rifugio Città di Carpi -300m
Link: AuronzoMisurina – Rifugio Fonda Savio – Rifugio Città di Carpi – InfoDolomiti – VenetoMontagna – VisitVeneto – CadoreDolomiti