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Dentro le mie Dolomiti

  • Immagine del redattoreStefano Germano

I Masi di Toffol - Val Fiorentina

Una bella immersione tra la storia e la montagna di una volta.

 

Mi piace leggere tutto questo come un importante libro di storia. A volte mi piace allontanarmi per qualche ora dai sentieri e dai miei Trekking, per camminare lungo piccole strade e toccare con mano una parte di montagna che evoca tempi lontani.



Colgo per l'occasione una mia recente visita in Val Fiorentina, con gli sci ai piedi per dedicare, di tanto in tanto, la mia passione per le Dolomiti anche per le attività sportive di stagione. Prendo spunto da una di quelle mattine in cui, sebbene composte da un cielo azzurro e un sole meraviglioso, i forti venti che da qualche giorno imperversano all'interno dell'intera area Dolomitica, impongono gli impianti invernali in una preventiva chiusura. Uno stop definitivo almeno per l'intera giornata.


Di certo non vado a buttare via un'occasione come questa, ponendo la mia attenzione a tutto ciò che comunque potrebbe diventare quel diversivo perfetto e guardare verso nuove prospettive. Mi viene nell'immediato l'idea di un improvvisato Trekking. Magari salendo verso il Mondeval o in direzione del Rifugio Città di Fiume o la vetta del Fertazza (2101m) che dall'abitato di Pescul dista circa un'ora di facile cammino. Ma il mio istinto guarda verso lo Spiz del Corvo (2383m) e il Monte Cernera (2664m), non tanto per le loro blasonate vette ma per quei suoi fienili e quei masi che stanno alla loro base.



I fienili di Toffol si pongono ad una quota di 1480m, piacevolmente adagiati al sole di questa meravigliosa valle, al di sopra di qualche centinaio di metri dall'abitato di Santa Fosca. Non servono ne auto ne altri mezzi di trasporto, basta seguire una delle strade principali a piedi per trovarmi così al cospetto di una bellissima ed interessante pagina di storia.

Sono quelle situazioni che colpiscono nell'immediato, quella mia voglia di conoscere e di guardare questa meravigliosa valle da prospettive sempre diverse.


Da Santa Fosca salire quassù a piedi è questione di circa 20 minuti, seguendo delle indicazioni ben visibili e tenendo come riferimento la piccola chiesa della Madonna della Neve. L'ora è quella perfetta, in quei primi istanti di una nuova giornata invernale dove le piccole borgate che compongono l'abitato di Santa Fosca sembrano ancora immerse nella notte appena trascorsa.



Meravigliosa immagine quella del Pelmo che da lontano comincia a liberare i primi raggi del sole, illuminando di colori e profumi l'intera vallata. Sebbene per raggiungere Toffol si deve camminare su di una strada asfaltata, uscendo dalla particolarità dei sentieri, l'armonia che respiro è piena di pace e serenità. Quel silenzio interrotto da forti scariche di vento che a volte colpiscono questo versante, ma con il privilegio di guardarmi attorno per ammirare le imponenti pareti rocciose del Piz del Corvo, del Cernera e in lontananza la meravigliosa Marmolada.



Da questa mia posizione la si può notare nella sua quasi totale bellezza e maestosità. Lei, la Regina delle vette delle Dolomiti vista dalla Val Fiorentina è di una meraviglia naturale che lascia senza respiro. Emozioni, sensazioni e tanta energia positiva che riesco a trovare anche di fronte a questi cambi di programma, mantenendo un stretto contatto con la civiltà e lontano dal mio ambiente più naturale come quello dettato dai sentieri di alta montagna.


Questo mio viaggio nel tempo inizia quasi nell'immediato. Una piccola piazzetta che sulla destra mantiene integro un vecchio mulino. Ora dismesso ma con tutte le sue caratteristiche artigianali ancora in bella mostra. Mi fa un certo effetto ascoltare quel leggero respiro di un piccolo torrente che scende al fianco del mulino. Sembra quasi voler dare vita a questa secolare struttura, che solo grazie alla forza dell'acqua produceva la sua rinomata farina.



Toffol si compone di antichi masi, fienili e di case come si costruivano più di cento anni fa. Al centro di questo storico borgo la bellissima chiesa di San Osvaldo, eretta nel 1742 al posto di una vecchia Cappella danneggiata dalle acque soprastanti. La si nota placidamente adagiata su di una piccola collinetta che guarda verso l'intera valle, regalandomi una delle cartoline più belle di ciò che era la vita in alta montagna più di centro anni fa.


Una sola piccola via centrale, in certi tratti resa scivolosa dal ghiaccio presente. Un'unica piccola "arteria" stradale che percorre circa 200 anni di storia, dove la presenza di stradine interne conduce a diverse case che con il passare del tempo sembrano immortali. Rimango completamente preso da tutto questo, dove perfino il traffico della strada centrale di Santa Fosca sembra completamente soffocato da queste mura.


Quanti inverni, estati e via via così per le diverse quattro stagioni. Quanto avranno visto queste mura, quante albe e quanti tramonti. Quante persone avranno camminato lungo queste strette vie che nel corso dei secoli hanno visto cambiamenti generazionali, culturali e le due guerre che tanto hanno "brillato" lungo queste infinite vallate....




E' una mattinata che scorre velocemente, forse più del vento che ad intervalli regolari scende direttamente dal vicino Passo Staulanza per scaricare tutta la sua forza lungo il corridoio naturale della valle. Raffiche di vento che in certi momenti si incuneano all'interno di queste strette e piccole vie di un luogo straordinario.

Rimango perso nel tempo quando la quotidianità di questo luogo si confronta con l'aspetto più naturale che gli sta attorno. Punti di vista, particolari che da questi masi guardano verso le vette che a monte sembrano definirsi come eterni guardiani, custodi di questo prezioso documento storico dettato da queste antiche dimore.



E' così che quei 300m di storia antica mi porta via due ore senza rendermene conto. La mia mattinata ora trova un suo punto fermo. Adiacente la chiesa di San Osvaldo una piccola panca riesce a rimanere fuori dalla neve il giusto necessario per potersi sedere.

Dopo tante vibrazioni percepite, una piccola pausa al cospetto di questo mio sole che in lontananza rende merito alle sontuose forme rocciose del Monte Pelmo.


Rimango così talmente assorto e rapito da questa pace che non conosce epoche, che per un lungo tempo riesco addirittura a mettere in secondo piano la Regina delle Dolomiti. La Marmolada rimane ferma ed impassibile con quella sua eterna bellezza, che dimostra l'eleganza e la raffinata possanza che si abbraccia lungo l'intera Val Fiorentina.



Tanta di quella storia da poter raccontare, tutta rinchiusa all'interno di questo che sulla carta potrebbe sembrare un piccolo angolo di alta montagna. Racchiude a se tante di quelle informazioni che basterebbe poco per raccoglierle anche dai più piccoli particolari.

I Masi e i Mulini di Toffol sono una delle tante storie di alta montagna, dove l'idea di staccare per qualche ora dai normali Trekking per immergersi così al suo interno, identifica un piacere ed una conoscenza che non conosce ne tempi ne epoche...

 

Data escursione: 04/02/2k23

Location: Toffol - Santa Fosca

Area Geografica: Val Fiorentina - Dolomiti Bellunesi

Regione: Veneto

Accesso: dal centro abitato di Santa Fosca seguendo le indicazioni stradali per Toffol e Franceschin


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