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Dentro le mie Dolomiti

  • Immagine del redattoreStefano Germano

Val Venegia – Pale di San Martino

Aggiornamento: 21 feb

Perfetto anello attorno al Castellaz con i colori autunnali della Val Venegia.

 

I colori e i punti di vista più belli della Val Venegia. Autunno all’insegna dei migliori propositi, anticipando la prima neve che da li a poco ne ha cambiato completamente l’intero aspetto. Le sue Malghe in questo meraviglioso anello che gira attorno al Castellaz.

In tutte le stagioni la Val Venegia è pura magia. Splendida cartolina che regala una delle più belle immagini delle Pale di San Martino viste dal loro versante Nord. Escursione di un’intera giornata che vede nel Passo Rolle il suo punto di partenza e di arrivo.

 

Passo Rolle – 1973m

Buona parte delle varie escursioni attorno quest’area partono da qui. Il Passo Rolle, che dai suoi 1973m di quota è centro nevralgico delle diverse attività sportive da svolgersi praticamente tutto l’anno. Il mio sentiero di partenza non ha una numerazione ben precisa, è la sterrata che da come indicazioni Capanna Cervino e la famosa Baita Segantini.

Le prime luci del nuovo giorno verso Cima Bocche 2745m

In diverse occasioni in cui mi sono cimentato lungo questa prima parte di sentiero, è stato come avvicinarsi ad uno dei Paradisi più belli lungo quest’angolo geografico delle Pale di San Martino. E’ una comoda serpentina che sale leggermente guardando verso il Castellaz, altro simbolo geografico di questo territorio.

Prime luci di un nuovo giorno anche al Colbricon 21602m

L’ora è una di quelle in cui molti se ne stanno ancora a dormire, in una delle prime mattine tra le più fredde di questa stagione che invita maggiormente il calore di casa propria. Ma l’Autunno si sa è quel periodo in cui le giornate si accorciano, con la complicità delle vette che anticipano maggiormente questo cambio di luce solare. Parto presto quindi.

Ma come si sa, quando questa Natura rientra all’interno del proprio spirito di vita non esistono temperature gelide a fermare il cammino. Salire questa sterrata in direzione di Baita Segantini è di un piacere immenso. I colori dettati dal sole che inizia a dare luce alle vette più lontane e l’inconfondibile sagoma del Cimone della Pala 3129m a completare questi miei momenti.

Quel suo piccolo lago che per metà forma una sottile linea di ghiaccio e l’intero versante delle Pale che guarda verso di me che per l’ennesima volta imprigiona la forza del sole di primo mattino. Lo spettacolo è assicurato. Colori e sfumature naturali che riscaldano anche il cuore…

Cima Vezzana (3192m sx) e il Cimon della Pala (3184m centrale)

Baita Segantini 2182m

Alcuni istanti dedicati a questa storica baita. Ora la trovo chiusa per la fine della stagione, ma in procinto di aprire con la nuova invernale in arrivo. Credo che da questo suo punto la panoramica che guarda verso l’intero versante roccioso a Nord delle Pale, sia quel punto perfetto per fermarne il tempo. Che spettacolo di possanza…

Da Cima del Focobon al Cimon della Pala. L’intero versante delle Pale dei San Martino.

Ma ora inizia la lunga discesa, quel momento così particolare che da il via a questa mia giornata, a questo mio splendido anello autunnale in Val Venegia.

 

La Val Venegia

Ufficialmente la vallata per antonomasia che illumina di grande bellezza l’intero versante a Nord delle Pale di San Martino. Cartolina perfetta che va ad incorniciare un meraviglioso quadro naturale di grande spessore.

Il piacere di camminare lungo questa valle non conosce stagioni. Sia d’Estate che d’Inverno l’opportunità di una facile e semplice escursione adatta anche a famiglie con figli a seguito. L’Autunno ovviamente porta con se un fascino del tutto particolare.

La Val Venegia, spicca alto nel cielo il Mulaz 2906m

Mattina presto, com’è di mia abitudine. In questa stagione il sole tende ad illuminare l’intera valle con una certa fatica. La grande mole rocciosa di questo versante è quella condizione che tiene ancora nel gelo di una notte appena trascorsa l’intera valle. Dopo aver lasciato Baita Segantini inizia una lunga discesa attraverso una bellissima e panoramica strada sterrata che offre diversi spunti visivi di questo enorme muro roccioso.

La giornata è di quelle da me preferite, il cielo azzurro e completamente pulito dalle nubi e il contrasto dettato da un gelo che impone per la prima volta dopo tanti mesi l’utilizzo dei guanti per le mani. Quando le mani percepiscono quel gelo pungente è la testimonianza perfetta di un’Inverno che potrebbe anticipare i tempi.

E’ una piacevole discesa, spensierata è molto motivante per questa giornata che ha inizio. L’intera valle presenta i suoi classici colori di stagione e la vegetazione presente anticipa quello che da li a poco sarà l’ennesima occasione di una vera e propria esplosione di colori. Per poter ammirare tutto questo devo trovare quel diversivo che mi permetta di attendere l’entrata in scena del sole.

Il sole illumina le lontane vette erbose di Cima Valles 2305m

La sterrata permette di scendere a valle i poco tempo, troppo presto per inoltrarmi nel cuore della Venegia ancora in ombra e con Malga Venegiota ormai dietro l’angolo. L’intera vallata è attraversata dal Torrente Travignolo, un bellissimo corso d’acqua che porta in direzione del Pian dei Casoni le gelide acque che scendono dalle grandi vette rocciose.

Il Travignolo scorre lungo la valle…

Spettacolare vista verso Cima della Vezzana 3192m e il Cimon della Pala 3184m

Buona parte del suo corso, soprattutto quello ancora tenuto all’ombra, è completamente ghiacciato. Si riesce comunque ad osservare l’acqua che scorre al di sotto della sua leggera formazione di ghiaccio in superficie.

L’impatto visivo verso le vette che mi lascio alle spalle è molto particolare. Sebbene mantenendosi in ombra l’intero versante offre il meglio di se. Da Cima Mulaz 2906m, passando per la Focobòn 3054m per terminare con la Vezzana 3192m e la più blasonata Pala 3184m.

Guardando in lontananza le vette che si radunano attorno a Cima Bocche, mi viene proprio voglia di andare alla ricerca di questo mio sole che quaggiù purtroppo tarda ad arrivare. Decido quindi di deviare questo mio itinerario per salire di quota.

Saggia e ben preventivata la mia decisione. Sulla destra della sterrata centrale, prima di raggiungere Malga Venegiota, sale tra i boschi il sentiero 749 che da come indicazioni Passo de la Venegiota e Cima Valles. Alternativa perfetta…

Parte della Val Venegia e il Castellaz (2333m sx) dal sentiero 749

Si sale leggermente anche dal punto di vista impegnativo. Questa mia deviazione si snoda ai piedi della parete centrale del Mulaz, sebbene i boschi che mi circondano mi permettano in alcuni casi dei bei punti di vista sia sulla cima che direttamente a valle.

E’ la prima volta che salgo verso questo versante. E’ per me tutto una nuova realtà naturale da scoprire e le prime avvisaglie di sole non tardano a farsi vedere. E’ una deviazione che porta via circa trenta minuti di cammino, ma credetemi ne vale veramente la pena.

Segnavia su sentiero 749

Il Mulaz 2906m e i primi alberi illuminati dal sole

Improvvisamente i boschi si diradano, cammino su di un piacevole sentiero che improvvisamente diviene meno impegnativo. Una vasta area composta da prati che si disperdono quasi all’infinito, e i primi raggi che illuminano d’Autunno i pochi alberi presenti.

l’Impatto è straordinario, il sole spunta improvvisamente da una delle insenature rocciose che stanno tra il Mulaz e la Cima del Focobòn. Che sensazione magnifica sentire quel suo tiepido calore che improvvisamente cambia l’intero ambiente che mi circonda.

In lontananza Cima Bocche 2745m…

Vista verso il Passo de la Venegiota 2298m

Una nuova scoperta, l’intero versante a monte della Val Venegia come mai visto prima. Proseguo sempre in direzione di Passo de la Venegiota, fino a raggiungere una croce posizionata sopra un masso roccioso. Da qui mi si apre una panoramica che sembra perdersi verso l’infinito…

Vista verso il Costazza (2280m sx) e il Castellaz (2333m centrale)

Dal Castellaz (sx) alla Valle del Travignolo (centrale)

Il punto perfetto per la giusta pausa di metà mattina. Mi soffermo per un po di tempo in questo luogo così immenso. Un panorama che vedo per la prima volta e che mi trasmette, come sempre, quel forte senso di fiducia nei confronti della vita, e di tutto ciò che della mia stessa vita fa parte.

E’ l’ennesima alchimia che si plasma tra me e la montagna, soprattutto quando questa si presenta con quei suoi nuovi aspetti per me. Non nascondo il mio interesse nel scendere da un sentiero alternativo per tornare a valle, ma questo eviterebbe Malga Venegiota.

Ritorno quindi sui miei passi, su sentiero 749 in senso opposto per rientrare nuovamente al bivio precedente e dirigermi così in direzione di Malga Venegiota.

 

Malga Venegiota 1824m e Malga Venegia 1774m

Riprendo quindi da dove avevo lasciato. Torno lungo la strada principale e prende un po di vita il mio cammino. Inizio così ad incrociare i primi escursionisti della giornata che da Malga Venegia salgono in direzione di Baita Segantini. Il senso opposto al mio.

E finalmente il sole illumina la mia valle. E’ giunto, ed ora ciò che è il mio intento entra così nel vivo della situazione e del contesto che mi ospita. Ciò che ne segue è una spensierata passeggiata all’interno di questi meravigliosi boschi. Perfino il versante roccioso delle Pale inizia poco a poco ad illuminarsi di questa bellissima giornata.

Si raggiunge in breve tempo in Malga Venegiota. Uno dei primi punti di accoglienza turistica che offre però la sua ospitalità unicamente d’Estate, mentre per il resto dell’anno, Autunno compreso, chiude definitivamente i battenti. E’ una delle caratteristiche presenze lungo questa valle, sebbene con porte e finestre chiuse raccoglie nei suoi tavoli esterni parecchi escursionisti.

Infatti questa opportunità che viene concessa è l’occasione perfetta per quel pranzo a sacco di metà giornata e comodamente seduti al tiepido sole d’Autunno. La sua posizione regala un panorama quasi da sogno. Bella la sensazione di ammirare le Pale da questa sua terrazza esterna, regalando una prospettiva del tutto particolare.

La meritata pausa porta con se il desiderio di uscire dal sentiero principale e proseguire questo mio itinerario scegliendo un sentiero secondario. La Malga si posiziona quindi su una terrazza naturale che guarda verso gli ampi prati che durante l’Estate sono l’area dei pascoli stagionali.

Seguendo come riferimento il torrente Travignolo ci si dirige così in quello che posso definire il versante ad Ovest della valle, quel versante che guarda verso i boschi della Costazza. Da qui si può ammirare una prospettiva della Malga con una panoramica verso il Mulaz di grande effetto.

Malga Venegiota 18924m e alle sue spalle il Mulaz 2906m

Vista sulle Pale da questi suoi prati…

Altra prospettiva della Malga verso il Mulaz (2906m sx) e Cima Focobòn (3054m dx)

Quello che consiglio è di seguire questa linea di sentiero. Lascia definitivamente quello principale (strada sterrata) dando l’opportunità di rimanere all’interno di un contesto naturale molto più selvaggio. L’unico accorgimento è di non farsi tradire da un sentiero leggermente più a monte che vi porterebbe a non raggiungere Malga Venegia, salendo direttamente a monte della valle e quindi perdervi il resto dell’escursione.

Si deve fare riferimento alla linea di corsa del Torrente Travignolo. Non lo si deve mai abbandonare nemmeno al cospetto di un sentiero ben battuto che però devierebbe in modo definitivo questo tratto di cammino.

In alcuni tratti il sentiero svanisce. Il riferimento principale rimane sempre quello di proseguire verso Nord, attraverso i boschi tenendo sempre, ripeto, in considerazione la presenza del Torrente che scende lungo la valle.

Il sentiero svanisce, rimane però una leggera traccia da tenere come riferimento

Il Travignolo comporta qualche deviazione davvero entusiasmante

Con il Travignolo sempre sulla nostra sx, si giunge così al termine della valle.

Ed è proprio così, dopo un paio di passaggi dove è utile avere qualche riferimento visivo, terminano i boschi e la pianura si espande a cielo aperto. Con il Travignolo sempre da guida si giunge così al cospetto dl Malga Venegia a 1774m.

Una delle cartoline più belle dell’intera Val Venegia

Secondo momento da dedicare per una piccola pausa. Malga Venegia è l’ultima struttura ospitale dell’intera vallata, l’ultima prima di chiudere definitivamente con questo territorio geografico. La trovo chiusa in questo periodo, peccato perchè un buon caffè sarebbe stato perfetto.

In questo frangente aumenta notevolmente la presenza di altre persone. Cosa che io trovo abbastanza di poco senso è il fatto di aver permesso di poter raggiungere Malga Venegia direttamente in auto, su di una stradina sterrata che dal vicino Passo Valles porta così ondate di automobili e ovviamente il caos che ne consegue. E’ una mia opinione, ma si poteva evitare…

Si riprende il cammino, seconda parte di giornata e quello che io definisco la parte finale di questo anello. Finale si, ancora lungo considerandomi solamente al giro di boa effettivo.

 

Malga Iuribello – 1868m

Mi dispiace sottolineare ciò che ho da poco descritto. Preferisco lasciare la Malga dopo pochi minuti, quelli necessari per qualche appunto e le foto di rito, questo status di confusione non rientra nel mio modo di vedere la montagna soprattutto quando a questa si concede alle auto una sempre più invasione territoriale.

Vado così a chiudere questo mio anello autunnale. Saluto definitivamente la Val Venegia per seguire il sentiero che conduce alla bellissima Malga Iuribello. Mi basta scendere verso il letto del Travignolo, attraversare un comodo pontile di legno e trovare l’unica indicazione presente che da come riferimento questa mia ultima Malga.

Un piccolo fazzoletto di terra che in questo periodo dell’anno rimane completamente nascosto dal tiepido tepore del sole di stagione. Sia il ponticello che un breve tratto iniziale del sentiero completamente ghiacciati. Porre un po di attenzione da parte mia.

Il sentiero si innalza attraverso i boschi che fanno bella presenza di loro, lungo quel versante più a Nord che scende direttamente dal Castellaz. Questo è il tratto più impegnativo dell’intera giornata. Si affronta quindi con un po di calma attraverso questa fitta boscaglia.

Leggeri sali/scendi attraverso i boschi…

Tabelle indicative di sentiero…

Vista verso Cima Valles 2305m

Spunti panoramici ben pochi vista la folta vegetazione. Si arriva ad un bivio che indica comunque il proseguo verso la Malga, indipendentemente che sia l’unico da questo versante. Dopo una serie di serpentine un po impegnative si esce definitivamente dal bosco per tornare ad ammirare le bellissime panoramiche verso il versante di Cima Bocche e Cima di Lusia.

Ora l’aspetto di questo anello cambia completamente ogni punto di vista. Se l’intera Val Venegia era completamente abbracciata dall’intero versante delle Pale di San martino, in questo nuovo contesto si apre il cielo sopra la mia testa, con prospettive verso un’orizzonte di straordinario impatto visivo.

C’è da dire che la cornice perfetta di questo ampio e vasto territorio è composta anche dalla colorazione stagionale di questi ampi prati, che durante l’Estate sono l’alpeggio per antonomasia di Malga Iuribello.

Vista verso il Castellaz 2333m e in lontananza l’eleganza del Cimon della Pala 3129m…

E’ questione di poco nel giungere alla Malga. Una piacevole e tranquilla camminata su un sentiero che ormai è perfettamente in orizzontale. Si può anche uscire dalla sua linea di cammino per muoversi liberamente all’interno di queste straordinarie “praterie”. Ecco la mia Malga, l’ultima di giornata.

Dalla Malga verso la Val Travignolo…

Ancora una decina di passa accompagnato per mano dal Cimon della Pala…

Ancora pochi passi accompagnato sempre per mano dal Cimon della Pala…

Che spettacolo, che tranquillità. Una leggera velatura inizia lentamente a coprire il cielo. Questo spegne leggermente i vivaci colori di questa stagione così meravigliosa. Arrivare in Malga è quello che io definisco il punto quasi terminale di questo anello. La trovo chiusa, anche per lei la stagione autunnale da inizio a quel lungo letargo che la porterà a riprender vita la prossima Primavera.

L’ultima pausa di giornata. Ne approfitto di questi che sono gli ultimi istanti prima che il sole venga completamente nascosto da questo cielo in progressivo cambiamento. Da questo punto la vista che guarda verso il Cimo della Pala e Cima della Vezzana è superlativo per gli occhi e quel valido motivo per foto che rimarranno sempre nel cuore. A testimoniare questa meravigliosa giornata.

Lascio la Iuribello senza seguire la strada sterrata che riporta verso il Passo Rolle. Preferisco muovermi come mia abitudine seguendo l’immaginazione e camminando attraverso questi prati. Il Cimon della Pala è un ottimo riferimento visivo e da parte mia la libertà di rimanere ancora distaccato dai normali sentieri.

Ritrovo così gli impianti di risalita invernali del Rolle. L’alchimia tra me e la montagna termina qui, ammirando per l’ennesima volta questo maestoso versante Nord delle Pale che come hanno aperto questo mi anello lo chiudono con classe ed eleganza.

 

Val Venegia – Note Tecniche

Escursione prevalentemente facile con due punti di maggior impegno. La deviazione su sentiero 749 che sale in direzione del Passo de la Venegiota e la salita che attraverso i boschi divide Malga Venegia con Malga Iuribello. Per il resto una confortevole e pacifica escursione.



 

Val Venegia – Il Video


Guarda i miei video all’interno del mio Canale YouTube

 

Location: Val Venegia (TN)

Area Geografica: Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino (TN)

Regione: Trentino

Accesso: Dal Passo Rolle su strada sterrata per Capanna Cervino e Baita Segantini

Link: VisitTrentinoSan Martino/Passo RolleParcoPan

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