top of page
LOGO WEB_edited_edited.jpg
  • Immagine del redattoreStefano Germano

Rifugio Roda de Vaèl - Val di Fassa

Bellissima terrazza panoramica ai piedi del Catinaccio e del Rotwand


 

Il Rifugio Roda di Vaèl è situato sulla Sella del Ciampaz a quota 2283 m nel mezzo del gruppo del Catinaccio-Rosengarten, Dolomiti Patrimonio UNESCO.



E’ uno dei rifugi di riferimento per il Gruppo del Catinaccio e quando fu ampliato e rimodernato, la sala fu intitolata a uno degli arrampicatori più significativi della storia dell’alpinismo dolomitico ovvero Marino Stenico (Parete Sud dei Mugoni, con Armando Aste, Pala della Ghiaccia nei Dirupi del Larsec con Toni Gross e Rino Rizzi). Stenico è considerato un capostipite degli alpinisti trentini.







Proprietà della S.A.T. Società Alpini Tridentini, è gestito da alcuni anni da Roberta Silva, che è sempre a disposizione per consigliarvi al meglio, sia che vogliate intraprendere uno dei tanti giri nel gruppo, sia che vogliate percorrere le splendide ferrate della Roda di Vael o del Majarè o una delle molteplici vie alpinistiche.





Dispone di sala ristorante e bar, 59 posti letto + 4 posti bivacco invernale, ampia terrazza e solarium.




 


Storia


L’idea di erigere un rifugio nell’alta valle del Vajolon maturò all’interno della Sezione Welschnofen – Karersee del D.u.Oe.A.V di Welschnofen (Nova Levante) dopo che un primo rifugio era stato costruito sotto la Cima delle Coronelle.Già nel 1899 la Sezione aveva dunque avviato una trattativa con il Comune di Vigo di Fassa per l’acquisto di una porzione di terreno comunale individuata in località Sforcella nella Valle del Vajolòn per costruirvi il rifugio. I lavori per costruire un rifugio in grado di ospitare una ventina di persone iniziarono così nella primavera del 1906 e il 7 agosto di quell’anno il rifugio veniva solennemente inaugurato.





Tra i promotori della costruzione del rifugio, vi era anche Theodor Christomannos, già promotore del Grand Hotel Carezza e della “Strada delle Dolomiti”, che collegava Bolzano a Cortina e che transitava dal sottostante Karerpass, il Passo di Costalunga. Il rifugio, insieme alla vicina Kölner Hütte alle Coronelle, costruita qualche anno prima, era una delle mete preferite proprio dagli ospiti degli alberghi della zona del Lago di Carezza e del Grand Hotel in particolare. La sezione decise però di chiamarlo “Ostertag Hütte”, il cognome dell’industriale di Ludwigsburg – Stoccarda Karl Ostertag – Siegle, grazie al cui generoso contributo la Sezione Welschnofen – Karersee poté costruire e arredare il piccolo rifugio.







Il primo gestore fu la guida alpina Anton Plank di Welschnofen (Nova Levante).  Nel periodo fra le due guerre il rifugio venne invece gestito su incarico della SAT dai suoi due figli, prima Luis Plank, dal 1925 al 1929 e quindi Josef Plank, dal 1930 al 1939 sempre affiancati dalla sorella Rosa Plank in cucina.

Nel luglio del 1921 il rifugio venne affidato dalle autorità militari italiane alla Sat che  attribuì il nome “Roda di Vaèl”. Ad eccezione di alcuni interventi conservativi e di consolidamento l’edificio del rifugio non subì trasformazioni fino al 1983, quando la SAT ne decise l’ampliamento.



Telefono +39 335 6750325 +39 0462 763548 (da novembre a maggio)

Apertura ufficiale da fine Maggio a metà Ottobre



Testi rivacati dal sito ufficiale del Rifugio Roda de Vaèl




69 visualizzazioni0 commenti

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page