Brillenschaf: la pecora con gli occhiali delle Dolomiti.
- Stefano Germano

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E solo nella Val di Funes.

La pecora Brillenschaf è una razza tipica delle Dolomiti, famosa per il suo aspetto unico. In questo articolo esploriamo la storia e le curiosità di questa pecora delle Dolomiti.
Fanno parte di una leggenda, di una storia forse mai raccontata prima. La leggenda narra che si trovino solo lungo la Val di Funes, in una di quelle storie che al giorno d'oggi potrebbero risultare di poco conto ma che in me e nella mia Anima ha colto i pensieri più belli della Natura.
La Villnosser-Brillenschaf - pecora con gli occhiali - è una razza che nasce nel XVIII secolo dall'incrocio delle vecchie razze locali della Funes con la pecora bergamasca e la pecora padovana, e considerarsi a tutti gli effetti la razza ovina più antica dell'Alto Adige. Il tipico "contorno" nero negli occhi deriva dalla pecora padovana e dalla Karntner Brillenschaf, una tipica pecora tradizionale della Carinzia.
Tra il XVIII e il XX secolo la razza Villnosser-Brillenscaf si diffonde maggiormente nell'area Dolomitica in un alto numero di esemplari.
All'epoca ogni contadino della valle coltivava le pecore come attività secondaria, tanto che in un censimento del 1950 a Funes si contavano all'incirca 2.500 capi, dove a oggi invece se ne contano meno di 500. E' da questo "sconfortante" dato che nasce la leggenda di queste pecore dalla lana e dal latte pregiatissimo. Allevate anche per il consumo di carne, la storia delle pecore con gli occhiali è quella di una razza minacciata più volte dall'estinzione.
Negli anni '30 le politiche fasciste di "miglioramento" delle razze d'interesse alimentare imponevano di sostituire quelle autoctone con altre internazionali più produttive, conducendo questi animali a rischiare di scomparire dalla Val di Funes. Un tentativo fortunatamente fallito ma che ha inesorabilmente portato all'uccisione di centinaia di capi ancora liberi tra gli alpeggi della Funes. Un fallimento da parte del regime dell'epoca, ma una totale rivoluzione grazie all'amore e al "coraggio" di un uomo scomparso da tempo che decise di continuare e allevare queste pecore così uniche di nascosto.
Un racconto di tenacia e resistenza che nel tempo ha visto la collaborazione di altri allevatori della valle nel proseguire questa attività definita di contrabbando e tenuta ben nascosta per molti anni. Tenacia certo, quella che fa parte di una cultura di montagna molto particolare qui in Val di Funes, visto anche l'interesse da parte degli abitanti di mantenere e salvaguardare il proprio ambiente naturale anche di fronte al turismo di massa.
Un racconto vero, di resistenza. Grazie alla tenacia degli allevatori della Funes, che a tutti i costi hanno voluto portare avanti una delle loro più tradizioni più antiche, queste adorabili creature alla fine degli anni '60 tornano a ripopolare la valle. Poi negli anni '90 il rischio dell'estinzione porta a un nuovo censimento con la presenza di poco più di 150 capi . Ma la convinzione e l'impegno tra allevatori e autorità locali fanno si che con il passare degli anni, e la dovuta pazienza, la crescita del numero dei capi presenti sia tale da portare nuovamente le Brillenschaf a centinaia di creature libere negli alpeggi della valle.
Le ho viste di persona con i miei occhi. E' stata la mia prima volta in Funes e il mio primo contatto con queste particolari e bellissime creature. La sensazione percepita è quella di un essere vivente fragile e al costante rischio di sparire per sempre. Non so il perchè di questa strana sensazione di fronte a queste che io ritengo degli esseri viventi che nel corso della loro lunga e centenaria storia hanno rischiato più volte l'estinzione: per mano dell'uomo come per Natura.
Sono di una bellezza e intelligenza unica. Libere lungo le ampie distese prative di St. Peter (San Pietro in Funes), dove trovare gli spazi sufficienti per poter vivere in quei spazi necessari per quel loro senso di "libertà". Una bella scoperta per una storia che mette a confronto la migliore versione dell'essere umano nei confronti di una razza animale in costante e continuo pericolo di estinzione.
Le Villnoess-Brillenschaf, solo nella Val di Funes.
Stefano








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