Malga Ra Stua e il Cianpo de Crosc. Un unico alpeggio lungo una magica valle.
All’interno di un emozionante territorio dove tra rigogliosi boschi e grandi prati verdi, una vasta comunità di animali al pascolo vivono a stretto contatto con l’uomo nel cuore di uno dei luoghi più belli del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
Malga Ra Stua, storica struttura ricettiva che diviene quel punto di passaggio e una pausa di tutti rispetto come un punto di arrivo per chi desidera fermarsi in questo punto così particolare che si divide tra il Valon Scuro e la Val Salata. Un punto di passaggio certo, per chi si incammina in direzione del Rifugio Biella e l’Alpe di Fosses. O per chi desidera raggiungere il Rifugio Senes o il Rifugio Fodara Vedla che da un punto di vista geografico dalle Dolomiti Bellunesi si entra all’interno delle Dolomiti di Braies e Marebbe.
Ciliegina sulla torta in tutto questo Casera Lerosa, in direzione della forcella omonima. Un piccolo angolo isolato dal mondo intero e che non chiede troppe spiegazioni o indicazioni. Bisogna salire lassù per rendersi personalmente conto di cosa si stia parlando. All’interno di tutto questo, di queste destinazioni, questo meraviglioso alpeggio che chiede solo di essere vissuto con il massimo rispetto da porre a queste libere e beate creature.
Accesso principale per Malga Ra Stua seguendo il sentiero pedonale (boschivo) che dalla località di San Uberto guarda verso il Son Pouses. In alternativa, sempre al Son Pouses, la strada asfaltata interna di norma utilizzata durante l’Estate per le navette di collegamento tra Fiames (Cortina d’Ampezzo) e la malga stessa.
Stefano
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