Rifugio Onorio Falier
- Stefano Germano

- 10 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Storico rifugio in Marmolada.
Edificato nel 1911, il Rifugio Falier (chiamato al tempo Rifugio Ombretta) fu voluto e realizzato per fornire agli alpinisti un pratico punto d’appoggio che si aggiungesse al Rifugio Contrin al Passo Ombrettola per la salita alla Marmolada, una delle cime più ambite delle Alpi Orientali.
L’edificazione della struttura originaria del Rifugio Falier fu approvata quasi immediatamente dal CAI di Venezia guidato da Giovanni Chiggiato; l’opera fu affidata ad Emanuele Murer, esperto costruttore e realizzatore del famoso e vicino Rifugio G. Volpi di Misurata al Mulaz. Partecipò all’edificazione del Falier anche il Comune di Rocca Pietore con la fornitura gratuita del legname per la costruzione. Il Rifugio Falier (Ombretta) venne poi ufficialmente inaugurato il 15 agosto 1911.

Il Rifugio Falier e la Grande Guerra – Durante la Grande Guerra nelle Dolomiti, per la vicinanza al confine tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico, il Rifugio Falier venne scelto ed adibito a punto d’osservazione e base di importanza strategica di difesa. Fu posto al comando del Falier il Capitano della 206° Compagnia Alpini, Arturo Andreoletti.
Dal Rifugio Falier era infatti piuttosto facile controllare i valichi di accesso più importanti al territorio Italiano, come il Passo Ombretta, che porta al Rifugio Contrin e la Val di Fassa allora nel Tirolo Austro-Ungarico, e il Passo Ombrettola (che conduce al valico di Fuciade e quindi alla Val Biois).
Nonostante la posizione tattica per il controllo dei passi alpini circostanti, il Rifugio Falier, trovandosi ai piedi della Marmolada, era anche facilmente bersagliato dal fuoco d’artiglieria della Coalizione Tedesco-Austroungarica. Per questo motivo, l’edificio venne pesantemente danneggiato dai bombardamenti Austriaco e Tedesco, dal momento che il fronte bellico principale, la famosa Linea Gialla, si trovava dal 1916 poco più a nord, sul Ghiacciaio della Marmolada. Le azioni belliche furono così violente che, a guerra conclusa, non rimasero che i ruderi della struttura originaria del Rifugio Falier.

Il Rifugio Falier è uno dei rifugi escursionistici più amati e frequentati delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. La struttura si è appunto adattata negli anni ai diversi bisogni degli Ospiti che qui giungono da tutto il mondo, che sono non soltanto alpinisti o grandi appassionati di escursioni in montagna, ma anche famiglie, bikers e le tipologie più disparate di visitatori dei Monti Pallidi. Non si tratta quindi di un riparo spartano destinato esclusivamente ai più sfegatati maniaci dell’alpinismo, quanto di una struttura accogliente e capace di adattarsi bene alle esigenze di tutti gli ospiti della Val Pettorina e delle Dolomiti in generale.
Il Rifugio Falier è aperto normalmente da metà giugno a metà settembre (come per tutte le strutture CAI, anche per il Falier le aperture vengono decise centralmente dal Club Alpino Italiano). La struttura offre un eccellente servizio bar e ristorazione, con i piatti più celebri della cucina dolomitica Agordina e dolomitica. Gli ospiti si possono accomodare nell’accogliente sala interna o sui tavoli esterni al rifugio, dove si gode peraltro di una vista molto suggestiva sulle Dolomiti Bellunesi (Marmolada e prospiciente Monte Fop, sul Pelmo, Antelao e oltre).

Il Rifugio Falier dispone di 5 camere ed offre un totale di 58 posti letto (44 + 14). In inverno invece, quando la struttura è chiusa, il Rifugio Falier offre comunque riparo gratuito agli alpinisti nel ricovero d’emergenza esterno a 4 posti.
Link Rifugio Falier
0437443249 - +39 3462134404
Apertura dal 20 Giugno al 20 Settembre












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