San Giovanni in Ranui e Santa Maddalena
- Alessandra

- 12 ore fa
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Gli emblemi spirituali del silenzio.

Le guglie rocciose e le pareti merlettate delle Odle che si ergono solenni sui fitti boschi di conifere disposti con un ordine dolce sugli ampi prati sfalciati, sono lo scenario della indimenticabile avvenenza paesaggistica della Val di Funes. Un'armonia naturale, questa, che diventa eccezionale non solo perché preservata nella sua incontaminata originarietà, ma anche perché saldamente legata alla sua identità spirituale che si declina con semplicità emblematica nelle due chiesette di San Giovanni un Ranui e Santa Maddalena.
San Giovanni è un pittoresco limes a 1346 metri dove finiscono i nuclei abitati e inizia la rete delle malghe in quota, in un intreccio di vie e sentieri. Isolata nello spazio aperto del prato, e parte integrante del vicino maso medievale Ranuihof (antica residenza di caccia del XII sec.), la Chiesa barocca di S. Giovanni in Ranui è la misura del paesaggio dolomitico circostante, dove giace in un inserimento tanto perfetto da sembrare irreale. Si presenta in un'architettura delicatamente eccentrica: la sua forma inconsueta, la sua prospettiva volutamente sghemba, il tetto a doppia falda ricoperto di scandole, la cupola a cipolla alla cui sommità poggia una stella, simbolo del martirio di San Giovanni Nepomuceno, al cui culto è dedicata la chiesa con un ciclo di affreschi e dipinti, una interessante pala sopra l'altare in legno marmorizzato, le decorazioni sulle facciate esterne e sulla navata interna.
Santa Maddalena. In uno spazio meno metafisico ma altrettanto radioso, la Chiesa di Santa Maddalena sorge al centro della frazione omonima, su un delicato rilievo collinare, custodita dall'elegante e ipnotica imponenza del Ruefen. Avvolta nella leggenda di arcaici culti pagani, questo gioiello tardo-gotico (fine XIV sec.) presenta un interessante interno in stile barocco (dopo la restaurazione del XVII sec.) e affreschi dell'artista ladino Johann Peskoller risalenti agli inizi del XX sec. Contiguo alla Chiesa è il piccolo cimitero, un luogo di raccoglimento, quasi ameno, che serba e tramanda il valore inestimabile di ciò che è destinato a durare e di ciò che è grande.
E' il silenzio che scandisce il Tempo in questi luoghi di incantevole umiltà. Ed è un Tempo che dispone ad una prerogativa spirituale: la Beatitudine dell'essere isolati, la capacità di abitare l'essenza delle cose. Queste due chiesette sono gli emblemi spirituali del silenzio benevolo e rivelativo della Val di Funes: estranee agli apparati ordinari della realtà, ai volgari circuiti del conformismo voyeuqristico e alle aride logiche della spettacolarizzazione istantanea, esse conservano ancora l'aura del Sacro che accende il desiderio di Vita, che rende profondo lo sguardo interiore verso nuovi orizzonti di senso. Il valore inestimabile della Semplicità di San Giovanni in Ranui e Santa Maddalena è, forse, uno degli ultimi baluardi di una dimensione esistenziale, misteriosa ma ben presente, che resiste alla decadenza della civiltà contemporanea generando passione e vocazione per il Bene e la Bellezza.
Alessandra









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